La Premier Giorgia Meloni si racconta tra ruolo politico e vita privata svelando passaggi inediti che la riguardano particolarmente.
Inedita, ma forte e decisa anche davanti alle critiche e alle vicenda extra lavorative. Giorgia Meloni si racconta nel libro di Bruno Vespa dal titolo ‘Il rancore e la speranza. Ritratto di una nazione dal dopoguerra a Giorgia Meloni, in un mondo macchiato di sangue’. La Premier non ha avuto problemi a spiegare alcune delle situazioni che l’hanno vista protagonista anche di recente: dalla presunte tensioni politiche alle novità, in questo caso negative, della sua vita privata, con la rottura dallo storico ormai ex compagno, Andrea Giambruno.
Giorgia Meloni: il ruolo da Premier
Dopo un anno di Governo, la Meloni ha ammesso di essere cambiata, non solo come politica ma soprattutto come persone: “Me la sono persa”, ha confessato.
“A volte mi dicono ‘mi manchi’, e io rispondo ‘anch’io mi manco’. Questo è un ruolo che ti toglie tutto, e puoi farlo solo se ci credi veramente. Puoi farlo, certo, se sei molto vanitosa – e non è il mio caso – o se sei troppo responsabile. In questo caso non riesci a vedere i vantaggi personali di quello che fai. Io vedo sempre il bicchiere mezzo vuoto, ma è anche la mia forza riuscire a immaginare sempre lo scenario peggiore”.
La Premier ha proseguito: “Appena risolto un problema, vedo solo che ne ho altri cento davanti. Assumendo questo incarico non avevo capito che avrei dovuto fare i conti con due problemi enormi. Il primo: qualunque imprevisto accada nel mondo, riguarda anche te. Il secondo: non esiste programmazione. L’emergenza è la tua unica certezza”.
Con le sue forze
Eppure, anche davanti alle difficoltà, la Presidente del Consiglio va avanti: “Io sono del segno del Capricorno. Molto schematica. Per me, che devo sapere tutto prima di affrontare qualunque cosa, è un problema. Eppure mi sono sorpresa di me stessa. Un paradosso. Di fronte all’emergenza sono serena, senza l’ansia di un tempo”.
“Ha presente gli atleti quando si mettono ai blocchi? Il cervello li isola: pensano unicamente alla gara. Allo sparo, partono concentrati solo su quella. Margaret Thatcher si faceva portare soltanto i giornali che parlavano bene di lei. Io nemmeno quelli. Non leggo niente per non essere condizionata. Non ho padroni, non ho niente da restituire. Mi fido solo della mia coscienza e mi interessa solo il giudizio degli italiani”.
In altri passaggi, poi, la Premier ha precisato di aver mantenuto “la franchezza di sempre” e di essere sempre “schietta” nel trasferire le sue convinzioni. Allo stesso tempo di non “abbassare la testa. Non ho complessi d’inferiorità”.
