La Premier Giorgia Meloni a seguito delle manganellate agli studenti da parte della polizia. Il pensiero della Presidente del Consiglio.
Le manifestazioni degli studenti a Pisa e Firenze e gli episodi delle manganellate ai loro danni da parte della polizia. Giorgia Meloni è uscita allo scoperto e ha tuonato sull’accaduto nel corso di un’intervista concessa al Tg2 Post in cui ha voluto sottolineare, con riferimento anche ad alcune parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, come non si debba togliere il sostegno alle istituzioni e proprio alle forze dell’ordine.
Giorgia Meloni, il sostegno alla polizia
La Presidente del Consiglio non ha esistato nel rispondere ad una domanda sulle manifestazioni a Pisa e Firenze, in cui studenti sono stati presi a manganellate dalla polizia: “Io penso che sia molto pericoloso togliere il sostegno delle istituzioni a chi ogni giorno rischia la propria incolumità per garantire la nostra: è un gioco che può diventare molto pericoloso”, ha detto la Meloni in modo molto diretto.
E ancora: “E le lezioni sul governo autoritario da quelli che sparavano con gli idranti su lavoratori sdraiati a terra perfettamente immobili o che rincorrevano gli italiani da soli in spiaggia con i droni anche no”, ha proseguito.
I numeri
A sostegno del suo discorso, la Premier Meloni ha sottolineato anche qualche dato.
“Dal 7 ottobre scorso ci sono state oltre mille manifestazioni, con 26 agenti feriti. Nel 2023 gli agenti feriti erano stati oltre 120. I casi in cui ci sono stati problemi nelle manifestazioni sono stati il 3%”, ha detto. “Noi abbiamo deciso di non vietare le manifestazioni a favore della Palestina: da noi la libertà di manifestazione è garantita indipendentemente dal motivo per cui si manifesta, in altri Paesi non è stato così”.
Rimossa dirigente Reparto Mobile di Firenze
Nelle scorse ore, va sottolineato, era anche stata rimossa la dirigente del Reparto Mobile di Firenze, Silvia Conti.
Il Reparto Mobile fornisce le squadre anche alla Questura di Pisa per l’ordine pubblico. La donna non avrebbe avuto alcun ruolo operativo nella gestione dell’ordine pubblico né per quanto riguarda la situazione di Pisa, né per quella Firenze.
Al netto di tale situazione, però, è arrivato il suo trasferimento.