Giorgia Meloni: “Italia non sarà campo profughi dell’Europa”

Giorgia Meloni: “Italia non sarà campo profughi dell’Europa”

La Premier italiana Giorgia Meloni, direttamente da New York, avvisa tutti e alza la voce con i leader d’Europa sul tema migranti.

Si fa sentire Giorgia Meloni, anche da New York, dove sarà impegnata per l’Assemblea Generale Onu. Arrivata in città nella notte italiana e dopo aver onorato con una corona di fiori il monumento a Cristoforo Colombo, la Premier ha alzato la voce verso i leader delle potenze europee e mondiali sul tema migranti con quella che sembra una promessa per il suo Paese e un “avviso” a tutti gli altri.

Giorgia Meloni dura sul tema migranti: la posizione dell’Italia

Giorgia Meloni

Non consentirò che l’Italia diventi il campo profughi d’Europa, bisogna dichiarare guerra ai trafficanti di uomini”, ha tenuto subito a precisare la Meloni nel giorno del suo debutto alle Nazioni Unite.

A chi l’ha criticata o accusata, la Premier ha voluto ribadire che andrà dritta per la sua strada e non si fermerà davanti ai “soliti tentativi della sinistra europea di minare un lavoro delicato e faticoso, senza il coraggio di farlo a viso aperto”.

Tra gli altri temi affrontati, anche quello del memorandum tra Ue e Tunisia: “Per me è importante che vada avanti”.

Non è mancato un passaggio anche sull’impegno, in generale, del Governo verso il tema immigrazione: “Il problema è difficile e noi non abbiamo la bacchetta magica, se l’avessimo lo avremmo già risolto. Io sono ottimista, ci vorrà tempo ma alla fine avremo la meglio”.

L’impegno sul tema migranti

Al netto delle parole della Meloni sulla situazione migranti, dalle prime impressioni avute dopo i discorsi di Biden e di altri presidenti, in realtà la questione tanto cara alla Premier italiana non sembra sia un tema di primaria importanza.

Allo stesso tempo, però, la leader italiana ha la certezza che “le Nazioni Unite possono giocare un ruolo importante di sensibilizzazione e anche nella gestione degli hotspot in Libia”.

In tale ottica, importante anche il pensiero sulla Turchia. Nel bilaterale con Erdogan, infatti, la presidente del Consiglio ha riconosciuto che il Paese turco sia “in prima fila per riattivare l’accordo sul grano ucraino, che impatta soprattutto sull’Africa”.

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