Giorgia Meloni all’Onu: “Non esistono nazioni di serie A e serie B”

Giorgia Meloni all’Onu: “Non esistono nazioni di serie A e serie B”

La premier Giorgia Meloni all’Onu: dalla riforma del Consiglio di sicurezza al piano Mattei per l’Africa. Ecco il discorso.

Durante il “Vertice del Futuro” tenutosi presso il Palazzo delle Nazioni Unite a New York, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha tenuto un discorso, trattando diverse tematiche: dalla riforma del Consiglio di sicurezza al piano Mattei.

Come riportato da Adnkronos.com, la premier dichiara: “Nessuno Stato può efficacemente governare da solo le sfide di questo tempo“.

Giorgia Meloni

Giorgia Meloni e la riforma del Consiglio di sicurezza

La premier Meloni ha evidenziato l’urgenza di riformare il Consiglio di sicurezza affinché diventi un organismo realmente rappresentativo di tutti i paesi membri.

Non ci interessa creare nuove gerarchie e non crediamo che esistano nazioni di serie A e serie B: esistano le nazioni, con i cittadini che hanno tutti gli stessi diritti“, ha dichiarato con fermezza.

Questo appello sembra indirettamente riferirsi alla proposta statunitense di creare due seggi permanenti per i paesi africani e un seggio a rotazione per le piccole nazioni insulari in via di sviluppo.

Una proposta che potrebbe avere ripercussioni anche per l’Italia, sebbene la leader di FdI abbia sottolineato che la riforma debba avvenire nell’interesse di tutti i membri dell’Onu e non solo di alcuni.

Il piano Mattei per l’Africa

Nel contesto delle sfide globali, Giorgia Meloni ha anche parlato del piano Mattei per l’Africa, un progetto che propone un nuovo approccio alla cooperazione con i paesi africani.

Dobbiamo pensare in modo nuovo la cooperazione tra le nazioni. L’Italia lo ha fatto con il piano Mattei per l’Africa“, spiega.

È la nostra ricetta per promuovere lo sviluppo di un continente troppo spesso sottovalutato, per costruirne la stabilità…“, ha sottolineato la premier di FdI.

Questo tema è particolarmente rilevante considerando le crescenti pressioni migratorie e le problematiche connesse alla stabilità e allo sviluppo dell’Africa.