A sorpresa, la Premier Giorgia Meloni ha deciso di presentatrsi al TgLa7 con Enrico Mentana e spiegare il rapporto con la rete.
Aveva destato particolare clamore la querelle nata tra Giorgia Meloni e La7 dopo un videomessaggio della Premier diretto ai telespettatori della rete. La Presidente del Consiglio era stata criticata anche da alcuni conduttori e aveva dato il là a diverse reazioni come quella di David Parenzo nel corso della trasmissione ‘L’Aria che tira’. Adesso, la numero uno di Fratelli d’Italia ha deciso di esporsi e, a sorpresa, si è presentata in studio con Enrico Mentana durante il TgLa7 delle 20 di mercoledì 5 giugno.
Giorgia Meloni, il caso La7: la verità
Prima di tutto la presenza della Meloni a La7 è stata una vera sorpresa tanto che, per annunciare la Premier, lo stesso Enrico Mentana ha usato dell’ironia facendo riferimento alla querelle precedente con la rete. Facendo presente le difficoltà ad avere la Premier sulla rete, il giornalista ha detto: “Ma abbiamo verificato che non ci fosse un problema con la nostra rete… Ed eccola qui”.
Pronta, con tanto di sorriso, la Meloni ha subito preso parola: “Non c’è mai un problema con le persone che la pensano diversamente da me”, ha commentato la Presidente del Consiglio. “Qualcuno nel video della scorsa settimana ci ha visto un attacco ma io mi sono limitata a rivolgermi ad alcuni conduttori di La7, penso che sia un mio diritto. Se si vuole costruire il racconto del mostro non si può pensare che io faccia il mostrino addomesticato. La mia presenza qui dimostra che sono sempre disponibile a parlare”.
Dal premierato alle guerra
Da questa premessa, Mentana e la Meloni hanno affrontato diversi temi caldi dell’attualità politica italiana e internazionale. Pungente la Premier sul tema premierato e i tentativi della sinistra di criticare la riforma: “Eviterei, e lo dico per le opposizioni, questo continuo tirare per la giacchetta il presidente della Repubblica, anche sulla riforma del premierato”, ha detto.
Anche sul tema guerre, la Presidente del Consiglio è voluta essere chiara sia sulla posizione italiana che, in generale, quella dell’Europa: “Penso che la campagna elettorale non aiuti. Ma c’è un punto che riguarda tanto l’Ucraina quanto il Medio oriente. In Europa ci sono posizioni diverse ma c’è un punto su cui tutti siamo impegnati: la difesa della popolazione civile“.