In chiave negoziati per la pace in Ucraina, la Premier Giorgia Meloni ha sottolineato ed evidenziato alcune situazioni tra i Paesi coinvolti.
Dopo le accuse ricevute in merito alla posizione dell’Italia per la situazione a Gaza, Giorgia Meloni è tornata a parlare in riferimento, invece, ai negoziati di pace in Ucraina. In questo senso, a margine dell’incontro a Roma delle scorse ore con la sua omologa danese, Mette Frederiksen, la Premier italiana ha avuto alcuni passaggi molto importanti con tanto di messaggio e sottolineatura negativa per la posizione della Russia di Putin.

Giorgia Meloni: i negoziati di pace in Ucraina
Intervenuta spesso in prima persona per fare da tramite anche nei negoziati di pace in Ucraina tra i vari Paesi, Giorgia Meloni, a margine dell’incontro a Roma con la sua omologa danese, Mette Frederiksen, ha prima di tutto spiegato come il suo impegno per raggiungere un accordo per il cessate il fuoco sia costante, come costanti sono i contatti tra i vari leader.
La Premier italiana ha precisato di essere stata in questi giorni in “contatto con diversi leader europei, con il presidente degli Stati Uniti che ho sentito l’ultima volta qualche ora fa stiamo lavorando con l’obiettivo di avviare un nuovo turno di negoziati facendo ciascuno la sua parte. Mi pare che l’Ucraina stia facendo molto la sua parte”.
Il messaggio “contro” la Russia di Putin
Al netto del riconoscimento della volontà dell’Ucraina di “fare la sua parte”, lo stesso non si può dire della Russia. La Meloni, le cui parole sono state riportate dai principali media nostrani, tra cui Ansa e Adnkronos, ha punzecchiato in un certo senso, Putin. “Non abbiamo visto alcun passo in avanti concreto da parte russa al momento”, le sue parole per quanto riguarda la pace in Ucraina.
“Credo che valga la pena ricordarlo anche per smontare una certa narrativa secondo la quale invece i russi sarebbero stati disponibili alla pace”, ha aggiunto ancora la Meloni. “Credo che la prima cosa che dobbiamo fare è ringraziare il presidente Volodymyr Zelensky e il governo ucraino per aver dimostrato con chiarezza, anche e soprattutto in queste settimane, la sua sincera volontà di perseguire la pace, aderendo immediatamente a una richiesta di cessata del fuoco e a una disponibilità di negoziati anche ad alto livello”.
Anche la Frederiksen ha seguito la linea di pensiero della Meloni: “Bisogna capire ora se la Russia vuole veramente la pace e abbiamo bisogno di un cessate il fuoco di 30 giorni, senza condizioni: la Russia deve fare un passo avanti”.