Auto blu, mense e trasferte: arrivano i tagli di Giorgia Meloni a Palazzo Chigi. I cambiamenti a tutte le strutture della Presidenza del Consiglio.
A Palazzo Chigi si cambia e arrivano i tagli: addio auto blu, incarichi e consulenze. Ma anche trasferte e lezioni di inglese così come mense, rimborsi e tanto altro. Il governo di Giorgia Meloni ha pubblicato una direttiva ai funzionari per il 2025 in cui l’imperativo è uno soltanto: ridurre i costi seguendo le direttive dell’Ue.
Giorgia Meloni, i tagli a Palazzo Chigi
Ci sono cambiamenti in vista a Palazzo Chigi. Come spiegato da Il Messaggero, infatti, Il governo Meloni ha pubblicato una direttiva ai funzionari per il 2025 in cui l’imperativo è uno: tagliare. Nel dettaglio verranno messe in atto politiche di risparmio su auto blu, trasferte e mense ma anche un focus sui ministri senza portafogli che dovranno tagliare 50 milioni e 871 mila euro dal loro budget di spesa.
Secondo quanto si apprende, la direttiva dice che va tagliata la spesa per “l’acquisto, la manutenzione, il noleggio e l’esercizio di autovetture, nonché per l’acquisto di buoni taxi” con l’obiettivo di ridurre i costi del 5% rispetto al 2024. Stesso discorso anche per le “attività di formazione” oltre alla assoluta sobrietà per quanto riguarda “relazioni pubbliche, convegni, mostre”.
Nella stessa direttiva si ricordano anche i consigli che arrivano da Bruxelles: “Va considerata l’attuale fase di transizione verso le nuove regole della governance economica europea e di conseguenza la necessità di predisporre un quadro programmatico coerente con tali nuove regole orientato alla sostenibilità del debito pubblico”.
Il dettaglio sugli stipendi
Il Messaggero ha poi posto un focus preciso sugli stipendi dei 1832 dipendenti che risultano essere tra i più alti della Pubblica Amministrazione italiana. Senza tenere conto delle spese per gli affidamenti: Palazzo Chigi ha pubblicato un contratto da 160.150,82 euro per la rete di cybersecurity con Rti Telecom Italia, Scai Solution e Maticmind. Non solo. Cifre elevate sono state spese anche in aiuti e sovvenzioni a fondazioni e centri culturali: solo a settembre la struttura ha speso più di un milione di euro.