Giorgia Meloni e il "patto di responsabilità": cosa succede tra governo e sindacati
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Direttore: Alessandro Plateroti

Giorgia Meloni e il “patto di responsabilità”: cosa succede tra governo e sindacati

Giorgia Meloni durante un discorso

Giorgia Meloni interviene al Congresso Cisl e apre al Patto di responsabilità con i sindacati. Ecco tutti i dettagli.

Nel suo intervento al Congresso della Cisl, la premier Giorgia Meloni ha ascoltato la proposta rilanciata dalla nuova segretaria Daniela Fumarola: un «Patto sociale a tre» tra governo, sindacati e imprenditori, definito «Patto della responsabilità». L’obiettivo è un «grande accordo per la crescita e la coesione sociale», che miri anche ad affrontare «la scottante questione retributiva». Come riportato da corriere.it

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni

La proposta della Cisl: dialogo e contrattazione per rilanciare il lavoro

La Cisl si distingue ancora una volta da Cgil e Uil, adottando una linea di dialogo costruttivo con il governo. È su questa base che Fumarola rilancia la concertazione come strumento chiave per sostenere lavoratori e famiglie, rifiutando però soluzioni semplicistiche: «senza illudersi che esistano scorciatoie legislative».

Fumarola ha ribadito il «no al salario minimo legale», sostenendo invece la necessità di «garantire a tutti i lavoratori un vero e proprio diritto alla contrattazione decentrata», affinché in assenza di contratti aziendali si applichi automaticamente quello territoriale. In questa visione, il contratto nazionale assumerebbe «un ruolo di cornice di garanzia uniforme per tutti», salvaguardando il potere d’acquisto.

Le tensioni sindacali e le sfide per il governo

Il dibattito ha messo in luce forti divisioni sindacali. Il segretario della Cgil, Maurizio Landini, ha dichiarato: «non abbiamo bisogno di patti, ne abbiamo fatti tanti, ma di accordi su tempi precisi: salari, investimenti, sicurezza, fisco». Ha inoltre criticato la Cisl per aver firmato contratti pubblici con aumenti del 6% a fronte di un’inflazione del 17%, sottolineando l’incoerenza tra il rifiuto del salario minimo e «una riduzione programmata del potere d’acquisto». Come scritto da corriere.it

Pierpaolo Bombardieri, leader della Uil, ha affermato: «non mi interessa il contenitore ma il contenuto», chiedendo rispetto per tutte le posizioni, senza etichettare come ideologiche quelle non condivise.

Infine, Fumarola ha chiesto la restituzione del fiscal drag e ha proposto una riforma fiscale che riduca l’Irpef dal 35% al 32%, oltre a sostenere lo Ius scholae: «più di 800mila bambini, italiani in tutto tranne che nei documenti, aspettano un riconoscimento doveroso. Negarlo è miope, oltre che ingiusto».

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ultimo aggiornamento: 17 Luglio 2025 9:50

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