La leader di FdI in veste istituzionale.
Meloni si mostra consapevole della portata di quello che potrà accadere dopo le elezioni del 25 settembre. La probabile vittoria le “fa tremare i polsi” ma ribadisce di non avere paura e di essere pronta e cerca ancora una volta di rassicurare la sua posizione, soprattutto agli occhi dell’estero. Giorgia Meloni dice che non vuole mentire ai suoi elettori e che la situazione è drammatica per il paese “senza precedenti nella storia repubblicana”.
Cerca di smorzare la questione con una battuta: “Abbiamo avuto la sfiga di beccare questa fase proprio quando possiamo vincere” dice Giorgia Meloni. La verità è che la crisi energetica e l’inflazione sono sfide molto difficili che Fratelli d’Italia dovrà affrontare se vincerà queste elezioni. I timori sono espressi anche dall’ex ministro Tremonti nelle file del partito di Meloni relativamente all’inflazione e all’arrivo dell’autunno con il massiccio ricorso alla cassa integrazione.
Meloni non fa promesse ma assicura la verità
Proprio questa sua consapevolezza del quadro generale, che in questo mese di campagna elettorale è andato peggiorando, la leader del primo partito d’Italia frenò le promesse dei suoi alleati. Tra flat tax e pensioni a 1000 euro Salvini e Berlusconi hanno iniziato la campagna elettorale con grandi e irrealizzabili promesse. Giorgia Meloni è pronta a fare il possibile per salvare il paese. “Diremo la verità e se dovremo prendere misure impopolari le spiegheremo” avvisa.
La leader di FdI vuole rassicurare i mercati europei sulla sua posizione in Europa per questo ha posto il suo partito all’interno dell’Ue come ha scritto nel programma di centrodestra. Però chiarisce che “La leale collaborazione non può far venire meno la tutela degli interessi nazionali come fanno Germania e Francia”.
Meloni ha assunto toni più istituzionali meno veementi dei tempi di Vox. Ha le sue idee chiare e punta a farle comprendere anche in Europa per sostenere l’Italia nel suo rilancio. La strategia di Giorgia Meloni si sta rivelando vincente come mostrano anche i voti delle industrie e delle imprese del Nord che le sta consegnando i consensi della Lega.