Giorgia Meloni si dice contraria alla ratifica del Mes: il 30 giugno è prevista la discussione della proposta alla Camera.
Al processo di ratifica del Mes hanno firmato tutti i Paesi Europei, tranne l’Italia. Per Giorgia Meloni, “è un tema che sarebbe stupido aprire adesso”. Così ha dichiarato durante un botta e risposta con Bruno Vespa, al Forum in masseria.
Cos’è il Mes
Il Mes (Meccanismo europeo di Stabilità) è un trattato europeo pensato per aiutare gli Stati che si trovano in difficoltà finanziaria, offrendo un prestito in modo da evitare il default, e limitare anche i danni all’economia dell’Eurozona. In cambio però, ogni Stato che lo riceve deve impegnarsi a fare delle riforme che lo riducano.
L’Italia ha già versato 14 miliardi, e potrebbe essere chiamata a darne fino a 125 miliardi in caso di necessità. Alla guida della Meloni però, sarà difficile che il governo italiano aderisca al trattato.
Meloni: “No al processo di ratifica”
Nato il Mes nel 2012, dal 2017 è iniziata una sua riforma che è stata approvata e firmata da tutti i Paesi dell’area Euro il 27 gennaio 2021. Da allora è iniziato così il processo di ratifica, ma – sebbene tutti i governi abbiano accettato le condizioni previste – Giorgia Meloni si è detta contraria, sostenendo che affrontare adesso l’argomento “sarebbe stupido”.
Per l’esecutivo ci sono “due ragioni” per cui è stupido aprire ora il discorso del Mes: “La prima è che non ho cambiato idea, ma è una parte di una serie di strumenti che vanno discussi nel loro complesso”. Per la premier, non ha senso ratificare la riforma se non i sa ancora cosa prevede il nuovo Patto di stabilità e crescita, “e per quanto riguarda quest’ultimo non sono convinto sulla proposta della Commissione”.
La seconda motivazione è che “il Mes è uno stigma che ora rischia di tenere bloccate delle risorse“, perché gli Stati dovrebbero versare i fondi “in un momento in cui invece stiamo tutti cercando risorse”. In più, al momento nessuno dei Paesi Ue è a rischio default.
Dibattito sulla ratifica il 30 giugno
Il 30 giugno, alla Camera, inizierà la discussione generale sulla proposta di ratifica del Mes. Viste le premesse però, sarà difficile che il testo sarà approvato. Spesso infatti gli esponenti della maggioranza hanno ribadito le loro posizioni contrarie alla ratifica, e a novembre una mozione ha già impegnato il governo Meloni a non ratificare l’accordo.
Luigi Marattin, deputato di Italia viva, ha commentato: “È sempre stupefacente notare come un premier di un paese del G7 non abbia la minima idea di cosa sia il Mes. In ogni caso bando alle ciance: se la premier la pensa così, faccia votare la maggioranza contro la nostra proposta di legge di ratifica del Mes. A questo punto rimandare ancora sarebbe del tutto inutile. La aspettiamo lì”.