Giorno del Ricordo, Meloni: “Ricordare le foibe dovere di verità"
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Giorgia Meloni ricorda le vittime delle foibe: il commovente post social

Giorgia Meloni

Nel Giorno del Ricordo, Meloni, Salvini e altri esponenti politici rendono omaggio alle vittime delle foibe e all’esodo giuliano-dalmata.

Il Giorno del Ricordo, istituito con la legge 92 del 2004, viene celebrato ogni 10 febbraio per commemorare le vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata, Giorgia Meloni con un post ricorda questa vicenda. Questa solennità nazionale riporta l’attenzione su una pagina dolorosa della storia italiana, per troppo tempo dimenticata o minimizzata.

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni – www.newsmondo.it

Meloni: “L’Italia non dimentica”

Tra il 1943 e il 1947, migliaia di italiani in Istria, Fiume e Dalmazia furono uccisi e gettati nelle foibe, cavità carsiche utilizzate come fosse comuni dai partigiani comunisti jugoslavi di Josip Broz Tito. Altri 300.000 italiani furono costretti ad abbandonare le loro case, vittime di un’escalation di violenze e persecuzioni. Per anni, questa tragedia è stata oggetto di silenzio e controversie politiche, venendo in parte cancellata dalla memoria collettiva.

Nel Giorno del Ricordo, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha voluto rendere omaggio alle vittime con un messaggio sui social, accompagnato da un video della sua visita alla Foiba di Basovizza.

“Nel Giorno del Ricordo rendiamo omaggio alle vittime delle foibe e a tutti coloro che subirono la tragedia dell’esodo giuliano-dalmata, una pagina dolorosa della nostra storia per troppo tempo dimenticata. Ricordare è un dovere di verità e giustizia, per onorare chi ha sofferto e trasmettere questa memoria alle nuove generazioni. L’Italia non dimentica”.

Anche il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, ha commentato l’evento, denunciando anni di negazionismo:

“In migliaia trucidati nelle foibe, centinaia di migliaia costretti all’esodo, colpevoli solo di essere italiani. Per anni, una certa sinistra ha negato, minimizzato, giustificato”.

A queste parole si è aggiunto l’intervento del presidente del Senato, Ignazio La Russa, che ha sottolineato come questa tragedia sia stata a lungo ignorata:

“L’eccidio delle foibe e l’esodo di migliaia di italiani dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia sono stati negati, ignorati dai libri di scuola, cancellati dalla memoria nazionale per troppo tempo. Una tragedia che ha visto innocenti brutalmente assassinati dai comunisti di Tito e intere comunità costrette a lasciare la propria terra, trovando poi al loro ritorno in Italia un’accoglienza spesso ingiusta e ostile”.

L’opposizione: “Fare memoria per il futuro”

Anche dall’opposizione sono arrivati tributi e riflessioni sulla necessità di mantenere viva la memoria. Chiara Braga, capogruppo del Partito Democratico alla Camera, ha evidenziato l’importanza della conoscenza storica:

“Conoscere la storia, sapere che cosa è accaduto. Sempre. Perché solo la memoria ci consente di rispettare il dolore e costruire un futuro di tolleranza e convivenza pacifica”.

L’ex presidente del Consiglio e leader di Italia Viva, Matteo Renzi, ha sottolineato la necessità di abbattere il silenzio su questa tragedia:

“Uccisi, torturati, infoibati, costretti all’esilio, solo perché italiani. Tornati in Patria, costretti a subire la diffidenza e poi anni di silenzio, vittime sacrificate sull’altare degli equilibri geopolitici. Coltivare la memoria significa, ogni 10 febbraio, abbattere il muro del silenzio su quella che fu una vera e propria pulizia etnica. La storia non può e non deve essere cancellata ma studiata, raccontata per un presente e un futuro consapevoli”.

Il Giorno del Ricordo è dunque un’occasione per riflettere su uno dei capitoli più drammatici della storia italiana. Un impegno condiviso da tutte le forze politiche per far sì che questa tragedia non venga mai dimenticata.

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ultimo aggiornamento: 10 Febbraio 2025 10:14

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