Incontro a Palazzo Chigi tra il governo di Giorgia Meloni e i sindacati per discutere la nuova manovra economica. Ecco gli obiettivi.
Durante un incontro a Palazzo Chigi tra il governo e i sindacati, la premier Giorgia Meloni ha ribadito che l’obiettivo principale della manovra economica non è raccogliere consenso politico immediato, ma promuovere una crescita stabile e duratura del Paese. “Abbiamo concentrato le risorse su alcune priorità fondamentali”, ha sottolineato Meloni, evidenziando come il disegno di legge di bilancio si muova in un contesto internazionale complesso e caratterizzato da pesanti vincoli economici.
La premier ha messo in risalto la gravità dell’eredità di debiti accumulati nel tempo, definendola un peso che grava in modo significativo sui conti pubblici italiani. “Un cambio di passo rispetto all’approccio che troppe volte abbiamo visto in passato, quando si è preferito adottare misure più utili a raccogliere consenso nell’immediato che a gettare le basi per una crescita duratura, scaricando il costo di quelle misure su chi sarebbe venuto dopo. Come noi, che raccogliamo la grave eredità di debiti che gravano come un macigno sui conti pubblici”, ha dichiarato Meloni.
Le priorità della manovra di Giorgia Meloni
Giorgia Meloni ha parlato di una svolta nella gestione delle risorse, citando il ruolo di banche e assicurazioni nel supporto della legge di bilancio. “Il ministro Giorgetti sarà più puntuale di me, ma io ci tengo a dire che la solidità, la credibilità e il coraggio di questo Governo hanno consentito di poter far partecipare banche e assicurazioni alla copertura della legge di bilancio”, ha affermato la premier. Meloni ha sottolineato come questo rappresenti un grande cambiamento rispetto al passato, “quando invece con la legge di bilancio si trovavano le risorse per sostenere banche e assicurazioni, e nessuno invocava la rivolta sociale”.
Accanto alla presidente del Consiglio erano presenti anche importanti esponenti del governo, come il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e il vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani. L’intento condiviso è quello di gestire una manovra equilibrata che, pur rispettando i vincoli di bilancio, possa stimolare la crescita del Paese.
La posizione dei sindacati e le richieste avanzate
Durante l’incontro, i rappresentanti sindacali, tra cui il segretario generale della CGIL Maurizio Landini, hanno espresso la necessità di un “cambiamento radicale” della manovra. “Per quello che ci riguarda c’è bisogno di un cambiamento radicale di questa manovra e c’è bisogno di andare a prendere i soldi dove sono. Queste sono le nostre richieste”, ha detto Landini all’arrivo a Palazzo Chigi. Ha inoltre criticato l’assenza di un confronto precedente: “Vediamo per quale ragione ci hanno convocato ora. Ce lo debbono spiegare loro, visto che non era mai successo che un governo presentasse in Parlamento una manovra già decisa, già fatta, senza alcun confronto con le organizzazioni sindacali”.
L’incontro segna dunque un momento di dialogo cruciale, seppur con posizioni talvolta divergenti, tra governo e sindacati sul futuro economico del Paese.