Giorgia Meloni taglia il bonus famiglia: la rimodulazione dell’assegno unico

Giorgia Meloni taglia il bonus famiglia: la rimodulazione dell’assegno unico

Il governo di Giorgia Meloni ha deciso di tagliare il bonus famiglia e quindi di smontare l’assegno unico per i figli.

Sembra aver deciso una mossa importante il governo di Giorgia Meloni, ovvero quella di smontare la riforma introdotta da Draghi nel 2021 relativa al bonus famiglia e all’assegno unico per i figli che raggiunge oltre sei milioni di nuclei all’anno. Ad oggi, tale bonus pesa sul bilancio dello Stato per 20 miliardi e dà un massimo di 200 euro a figlio.

Giorgia Meloni

Giorgia Meloni taglia il bonus famiglia: addio assegno unico

Secondo quanto emerge anche da Repubblica, il governo Meloni avrebbe deciso di tagliare il bonus famiglia e di conseguenza l’assegno unico per i figli al fine anche di risistemare tale misura che ha dovuto subire richiami da parte dell’Unione Europea. Da quanto si apprende, il governo è pronto a smontare la riforma introdotta da Draghi nel 2021 e che raggiunge oltre sei milioni di nuclei all’anno e che ha un valore pari a 20 miliardi.

Il piano in manovra è stato affidato alla ministra Roccella che avrà anche il compito di redistribuire le risorse. L’ammontare da 57 euro a figlio sarà tolto a chi non presenta l’Isee e a chi ne ha uno al di sopra dei 45 mila euro. Spostando le risorse su chi ha di meno e cambiandone anche il nome.

I motivi del cambiamento

Secondo quanto si apprende da Repubblica, il governo voleva intervenire sull’assegno unico già alla fine del 2022 ma ha poi optato per non toccarlo nella seconda legge di bilancio. Successivamente, però, è arrivata la procedura d’infrazione Ue per il requisito dei due anni di residenza preteso nei confronti degli stranieri. Da qui la scelta di adoperare delle modifiche.

Sempre a Repubblica, Adriano Bordignon, presidente del Forum delle Famiglie, è intervenuto per dire la sua sull’assegno unico affermando che esso, in realtà, funzioni: “È il primo strumento strutturale che il nostro Paese adotta nella sua storia. Non va assolutamente abbandonato […]”, ha detto.

E ancora facendo riferimento ad uno dei motivi per cui il governo Meloni starebbe pensando alle modifiche, ovvero l’allargamento ai lavoratori stranieri, Bordignon è stato chiaro: “Non conosciamo i numeri del governo. Ma crediamo possa riguardare un’esigua minoranza di casi. Come i transfrontalieri che lavorano qui e hanno famiglia all’estero”.

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