Giorgia Meloni, il passaggio in auto e le imitazioni: Travaglio svela tutto

Giorgia Meloni, il passaggio in auto e le imitazioni: Travaglio svela tutto

I retroscena inediti raccontati da Marco Travaglio a proposito della Premier Giorgia Meloni e alcuni episodi vissuti insieme.

Curiosa intervista da parte di Marco Travaglio rilasciata al programma di Peter Gomez su Rai 3, ‘La Confessione’. Il noto direttore de Il Fatto Quotidiano ha svelato diversi retroscena legati alla Premier Giorgia Meloni e degli aneddoti che hanno visto la donna protagonista “insieme” a lui.

Giorgia Meloni

Travaglio e l’intervista a ‘La Confessione’

Il noto giornalista e direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, è stato ospite della recente puntata andata in onda su Ra 3 de ‘La Confessione’ con Peter Gomez. Come capita nel classico format del programma, il presentatore ha posto delle domande al suo ospite e lo ha lasciato parlare su diversi temi.

A destare particolare curiosità, i passaggi che hanno visto coinvolta anche la Premier italiana Giorgia Meloni. Il giornalista, infatti, ha raccontato retroscena e aneddoti fin qui sconosciuti relativi alla Presidente del Consiglio, tra imitazioni particolari e persino un passaggio in auto nato per caso.

Il passaggio e le imitazioni di Giorgia Meloni

Peter Gomez ha voluto delle delucidazioni su una “leggenda” che riguardava un presunto passaggio che l’attuale Premier Meloni avrebbe dato in passato al suo ospite. In questo senso, Travaglio ha “ammesso” tutto.

“Ma è vero che la Meloni la veniva a prendere con una 500 rossa?”, ha chiesto il conduttore. “Eh beh. C’è stato un periodo in cui io non vivevo a Roma e ci venivo soltanto il giovedì per la trasmissione di Santoro. Una volta ci siamo visti ha pranzo“, ha risposto Travaglio. “Lei era ministro della Gioventù di Berlusconi”.

E continuando nella sua narrazione, il direttore de Il Fatto ha aggiunto: “Tra l’altro… non credo di farle un danno nel dire che le sue imitazioni dei dibattiti in Consiglio dei ministri tra Berlusconi e Tremonti sono quanto di più divertente io abbia mai sentito. Fa proprio le voci uguali…”.

Da qui la conferma del passaggio: “Alla fine del pranzo mi fece: ‘A Marché che c’hai bisogno di un passaggio? Così con la sua macchina, una smart, mi ha accompagnato e ho scoperto la sua passione musicale per Davide Van De Sfroos, perché aveva questo cantautore a palla”.