La tentazione di Giorgia Meloni in Europa: le garanzie prima del “sì”

La tentazione di Giorgia Meloni in Europa: le garanzie prima del “sì”

Si decide la guida della Commissione Europea: Giorgia Meloni tentata dal “sì” alla von der Leyen ma prima vuole garanzie.

Vuole trattare fino all’ultimo prima di sbilanciarsi per un eventuale “sì”. Stiamo parlando del voto per la guida della Commissione Europea e di quella risposta affermativa che Giorgia Meloni potrebbe dare a Ursula von der Leyen in tal senso. La Premier italiana vuole garanzie forti prima di dare il via libera ai 24 voti di FdI per farle fare il bis in Europa.

Giorgia Meloni

Giorgia Meloni e la posizione sulla von der Leyen

In queste ore il Parlamento Ue emetterà il suo verdetto sulla nominca della guida alla Commissione Europea. In gioco non c’è solo il destino politico di della von der Leyen ma in generale il futuro dell’Unione. Il voto è segreto, ma non è segreta la tenacia della Meloni che riguarda i suoi voti. La Premier, prima di dare il via libera ai votanti di FdI, chiede garanzie.

In questo senso la Presidente del Consiglio, come riportato dal Corriere della Sera, ha apprezzato le parole su sicurezza, difesa e Ucraina, mentre sul green deal ha chiesto, per voce del suo eurodeputato di punta Carlo Fidanza, un “radicale cambio di passo”. Per i meloniani, se la von der Leyen vuole avere i loro voti, deve dimostrare lo stesso “approccio pragmatico” avuto sull’immigrazione.

Le garanzie

Stando a quanto si apprende dai principali media di informazione, da Palazzo Chigi si aspettano “garanzie forti e precise” prima del “sì” alla von der Leyen. In questo senso si parla di un portafoglio per Raffaele Fitto che combini la coesione con deleghe fondamentali come il mercato interno, l’industria, o la concorrenza. In questo senso, la Meloni avrebbe chiesto a von der Leyen anche un occhio di riguardo sulla direttiva Bolkestein. Si parla quindi della liberalizzazione delle spiagge, sulla quale la destra italiana fa da tempo resistenza.

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