Giornata mondiale della sicurezza sul lavoro
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Giornata mondiale della sicurezza sul lavoro: i numeri dell’emergenza italiana

Operai Lavoro

Oggi è la giornata mondiale della sicurezza sul lavoro e forse qualcosa si muove in Parlamento.

Sono ancora troppe le morti bianche che sconvolgono il nostro paese solo dopo che è accaduto. Il Parlamento deve intervenire. L’obiettivo è produrre un testo unico che raccolga tutte le proposte in merito alla sicurezza sul lavoro e farlo approvare entro la fine di questa legislatura.

“Lavoriamo a questo testo che modificherà norme già esistenti e ne introdurrà di nuove – spiega il presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro, Gianclaudio Bressa –. L’obiettivo è di produrlo a fine maggio insieme alla relazione conclusiva della Commissione e, facendolo partire dal Senato, portarlo ad approvazione definitiva entro il termine della legislatura».

Bonus 2024: tutte le agevolazioni

Su questo problema che affligge il lavoro in Italia è intervenuto il governo che ha rafforzato organici e poteri sanzionatori dell’Ispettorato nazionale del lavoro. Inoltre, ha introdotto la sospensione dell’attività delle imprese inadempienti. Sospensione che tocca anche alle imprese che hanno più del 10% dei lavoratori in nero. Nel testo proposto in Parlamento ci saranno anche norme che contrastano il caporalato e l’introduzione nel codice penale il reato di omicidio sul lavoro.

Le morti bianche sono diventata un’emergenza nazionale

Si tratta di un provvedimento d’urgenza che il Parlamento deve prendere perché i numeri ormai parlano di emergenza nazionale. Sono circa tre morti in media al giorno e un incidente al minuto sul posto di lavoro. Secondo i dati e le denunce all’Inail i morti sul lavoro nel 2021 sono stati 1.221 e 555mila infortuni. Nel primo bimestre di questo anno sono già aumentati del 9,6% le morti e gli infortuni di circa del 50%. Un dato che mostra un peggioramento e non una regressione del problema.  Inoltre, si tratta anche di un danno economico che per gli infortuni e malattie professionali in Italia raggiunge il 6,3% del Pil. Nel primo trimestre di quest’anno sono aumentati anche gli infortuni in alcuni settori: nei trasporti e magazzinaggio (+166,9%), nella sanità e assistenza sociale (+110,4%) e nell’amministrazione pubblica (+73,8%).

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 29 Aprile 2022 11:02

Corteo neofascista a Milano il 29 aprile, Anpi: “Inaccettabile”

nl pixel