Ritorna d’attualità la tragedia della ragazza incinta di sette mesi uccisa dal fidanzato: in questi giorni sarebbe nato il piccolo Thiago.
Il caso Giulia Tramontano non è ancora arrivato alla sua conclusione. Gli inquirenti, infatti, starebbero cercando di determinare come valutare ciò che ha fatto Alessandro Impagnatiello al piccolo Thiago. Il figlio della coppia sarebbe nato in questi giorni, visto che Giulia era incinta di sette mesi quando è stata uccisa lo scorso 27 maggio.
Le coltellate che le hanno tolto la vita hanno segnato anche il destino di Thiago ed ora sorge una domanda fondamentale: si tratta di duplice omicidio o di procurato aborto? Il codice penale pende per la seconda opzione visto che è stato escluso l’inizio del travaglio di Giulia prima della sua morte. Impagnatiello, nel mentre, si trova in carcere a San Vittore.
Lo stato attuale delle indagini
Si attende in questi giorni la relazione finale degli investigatori, da confrontarsi con le prove raccolte in questi due mesi. Quello che si troverà scritto potrebbe aggravare non poco la situazione del barman che aspetta il suo processo, soprattutto per quanto riguarda il fattore premeditazione. Per gli inquirenti, Impagnatiello non avrebbe ricevuto alcun aiuto sia per quanto riguarda l’omicidio che l’occultamento del cadavere.
La madre del barman sarebbe stata esclusa dalle indagini, come la pista del topicida usato nell’avvelenamento visto che non ne è stata trovata traccia nel corpo della ragazza. Per la Procura di Milano resterebbe comunque in piedi la pista dell’omicidio premeditato della crudeltà.
