Giuseppe Conte accusa Meloni: "Beniamina dei poteri"
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Giuseppe Conte accusa Meloni: “Beniamina dei poteri transnazionali”

primo piano di Giuseppe Conte

Conte attacca Meloni dopo l’upgrade del rating italiano da parte di S&P, definendola “beniamina dei poteri forti transnazionali”.

L’agenzia Standard & Poor’s ha alzato il rating dell’Italia da BBB a BBB+, con outlook stabile, provocando le reazioni di Conte e PD. Una decisione che, secondo l’agenzia, riflette la capacità del Paese di mantenere un equilibrio tra crescita e stabilità finanziaria, anche grazie alla sospensione temporanea dei dazi USA sui prodotti UE e agli stimoli di bilancio previsti in Germania. Un segnale di fiducia, accolto con entusiasmo da Palazzo Chigi.

Il governo Meloni ha infatti interpretato il giudizio di S&P come un riconoscimento delle politiche adottate in questi mesi. L’aumento degli investimenti pubblici e il contenimento del deficit sono stati elementi chiave nel convincere l’agenzia a rivedere al rialzo il rating italiano.

Elly Schlein
Elly Schlein

Conte contro Meloni: “Trionfalismo fuori luogo”

Ma le reazioni delle opposizioni non si sono fatte attendere. In particolare, è stato Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, a lanciare l’attacco più duro. Durante un collegamento con la festa del M5S in Sardegna, ha affermato:

“Avevamo capito da tempo che Meloni era la beniamina dei poteri forti transnazionali”, aggiungendo che sono “tutti proiettati verso investimenti militari. Non ha mai scontentato le banche”. Conte ha poi rincarato la dose: “Dovunque ci sono poteri forti il governo si accoda”, sottolineando che “queste valutazioni erano nell’aria. Noi dobbiamo batterci per i cittadini, non per poteri forti. C’è tanto da fare per la sanità disastrata, per la scuola. Abbiamo da rimboccarci le maniche”.

Il giudizio del PD

Anche il Partito Democratico ha espresso un giudizio critico, con Antonio Misiani che in una nota ha dichiarato: “La destra festeggia il giudizio positivo di Standard & Poor’s ma evita accuratamente di parlare di altri dati molto negativi: quelli riguardanti la vita reale degli italiani. I 25 mesi consecutivi di calo della produzione industriale. La cassa integrazione in crescita. Le stime di crescita del PIL nel 2025, dimezzate rispetto alle previsioni di pochi mesi fa. E l’andamento molto preoccupante tra il 2022 e il 2024 di una serie di indicatori di benessere sociale, riportati nel Documento di Finanza Pubblica approvato dal governo pochi giorni fa, dalla disuguaglianza di reddito alla speranza di vita in buona salute alla nascita fino all’indice di criminalità predatoria. Di fronte a questi numeri, le chiacchiere e il trionfalismo stanno a zero. La realtà è che migliora il rating finanziario ma peggiora il rating della vita reale dei cittadini.”

Il giudizio positivo di S&P rappresenta un successo per il governo Meloni, ma ha anche alimentato un acceso confronto politico. L’opposizione, con in testa Giuseppe Conte, vede in questa promozione un segnale di allineamento ai poteri forti transnazionali, a scapito dei problemi reali del Paese. Il tutto come riportato da liberoquotidiano.it

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ultimo aggiornamento: 13 Aprile 2025 11:10

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