Scontro acceso alla Camera: l’ex premier Giuseppe Conte attacca duramente la ministra Daniela Santanché durante il voto di sfiducia.
Giornata infuocata a Montecitorio, dove Giuseppe Conte ha pronunciato un duro intervento durante il voto sulla mozione di sfiducia contro la ministra del Turismo, Daniela Santanché. Il leader del M5S ha accusato la maggioranza di difendere l'”indifendibile“, criticando anche Giorgia Meloni per non aver preso provvedimenti.
L’ex ha poi affondato il colpo, dichiarando: “La verità è che questo governo sa di truffa, di contraffazione, proprio come le borse della ministra“, facendo un riferimento all’inchiesta de Il Fatto Quotidiano.
La furia di Conte contro Daniela Santanchè
Durante il suo intervento alla Camera, come riportato da Open, Giuseppe Conte ha attaccato direttamente il governo e la ministra Daniela Santanché. Il leader del M5S ha sottolineato come la premier avrebbe dovuto affrontare la questione con maggiore fermezza. “Avrebbe dovuto convocarla e, di fronte a queste gravi accuse, chiederle di dimettersi, perché il suo comportamento sta mettendo a repentaglio l’immagine del Paese nel mondo“, afferma.
Il leader M5S ha poi avanzato un’ipotesi provocatoria sulle motivazioni che porterebbero Giorgia Meloni a non prendere posizione: “O la ministra ricatta la premier, il che spiegherebbe perché ogni giorno Meloni sente il bisogno di precisare che ‘non è ricattabile’“.
Il leader pentastellato ha poi attaccato frontalmente il governo, affermando: “La verità è che questo governo sa di truffa, di contraffazione, proprio come le borse della ministra“.
L’episodio con l’imprenditore e l’attacco personale di Conte
Inoltre, Giuseppe Conte ha ricordato un episodio visto in televisione che lo ha “particolarmente disturbato“. Durante un’intervista, aggiunge Open, un imprenditore aveva raccontato di non essere riuscito a sopravvivere alla crisi causata dalla pandemia e di aver richiesto il reddito di cittadinanza.
La ministra Daniela Santanché, collegata in diretta, avrebbe detto all’imprenditore di “vergognarsi davanti ai propri figli“. Un intervento che l’ex premier ha definito di una “cattiveria inaudita“.
Nel suo discorso, il leader del M5S ha deciso di dare voce a quell’imprenditore, rivolgendosi direttamente alla ministra con parole forti: “Oggi do voce a quell’imprenditore, e le dico ciò che lui le direbbe: ‘Ministra, ma si vergogni lei’“.
