Dopo la frecciata di Matteo Renzi che difende il proprio contributo fiscale, Conte risponde al confronto sul reddito dichiarato.
L’ex premier e leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, si è trovato al centro di un dibattito politico a causa del reddito da lui dichiarato. Con 24.359 euro lordi, la sua dichiarazione ha suscitato commenti e reazioni nell’agorà politica, soprattutto in confronto a Matteo Renzi, che si trova all’opposto della classifica dei redditi parlamentari.
L’accusa di Renzi: “Ha un problema con i fondi pubblici”
E’ subito dibattito tra Conte e Renzi, che si trovano ai due poli opposti in questo scenario sulle dichiarazioni dei redditi dei parlamentari. Nel mezzo di una disputa televisiva, il leader di Iv ha sottolineato la regolarità e la trasparenza delle sue entrate e accusando il pentastellato di avere un problema con i fondi pubblici.
“Sono fiero di aver contribuito con più di un milione di euro alla vita della comunità, e non mi vergogno di pagare in un giorno il triplo di quello che Giuseppe Conte ha pagato in un anno. Perché chi paga le tasse non si vergogna mai. Si imbarazzino i furbetti, non i cittadini onesti“, ha scritto sui social Matteo Renzi.
Conte su tutte le furie: “Immorale”
Su Facebook Giuseppe Conte ha replicato alla provocazione del leader di Italia Viva, spiegando che il suo reddito relativamente basso non è dovuto a un “voto di povertà”, ma piuttosto alla sua scelta di non sfruttare il patrimonio di conoscenze acquisite durante il suo mandato come premier per ottenere incarichi remunerativi da governi stranieri o società collegate.
“Cosa, questa, che ritengo assolutamente inaccettabile e profondamente immorale, in particolare per chi ha ricevuto un mandato parlamentare“, aggiunge il leader di M5s. Si dovrebbe parlare invece del crollo del potere di acquisto, degli stipendi degli italiani, mentre tutti sono lì a interessarsi del suo reddito.
Conte tira in ballo anche il senatore Gasparri, “che vive di incarichi politici da oltre 30 anni e ha omesso di denunciare il suo incarico di presidente-lobbista di una società che opera nel campo della cybersecurity”.
La verità sul reddito di Giuseppe Conte
Se per buona parte dell’anno 2022 Giuseppe Conte non ha percepito alcun reddito, è perché dopo la carriera come presidente del Consiglio avrebbe svolto attività politica gratuitamente e rimanendo in aspettativa dalla cattedra all’Università di Firenze.
“Mi sono stati offerti svariati incarichi professionali, ma li ho rifiutati“, spiega lo stesso ex premier, che avrebbe declinato “anche le varie offerte di agenzie internazionali che propongono cicli di conferenze ben retribuite in giro per il mondo, cosa, quest’ultima, che invece ritengo accettabile, se però accompagnata da precisi paletti che prevengano conflitti di interesse con il mandato parlamentare”.