Conte divide Pd e MoVimento. I Dem attaccano: Parlano solo di poltrone

Conte divide Pd e MoVimento. I Dem attaccano: Parlano solo di poltrone

Crisi di governo, il tempo è quasi scaduto. Il Pd e Movimento 5 Stelle divisi da Giuseppe Conte. Per Di Maio deve essere premier e non si tratta, Zingaretti vuole discontinuità.

Inizia la settimana decisiva per il futuro prossimo del Paese, al momento nelle mani del Pd e del Movimento 5 Stelle, ancora alle prese con lo scoglio Giuseppe Conte.

Da domani (27 agosto 2019 n.d.r.) il mazziere della partita sarà nuovamente Sergio Mattarella, che aprirà il secondo giro di consultazioni. Nelle prossime ore il Presidente della repubblica vorrà notizie chiare e certe da ogni partito.

fonte foto https://www.quirinale.it/elementi/35276

La trattativa tra il Partito democratico e il Movimento 5 Stelle

I lavori tra dem e pentastellati proseguono di fatto senza soluzione di continuità. Tra tavoli di lavoro, vertici improvvisati e telefonate lampo le due forze politiche stanno provando a trovare la quadratura del cerchio.

Nicola Zingaretti è disposto a fare concessioni anche importanti al MoVimento. L’unico punto sul quale è difficile trattare è quello più caro a Di Maio. Giuseppe Conte premier.

fonte foto https://www.facebook.com/nicolazingaretti/

Pd e Movimento 5 Stelle divisi da Giuseppe Conte

Per il Movimento Cinque Stelle la conferma del presidente del Consiglio rappresenta una condizione necessaria – ma non sufficiente – per far partire il nuovo governo.

Stando a quanta espresso da diversi esponenti del Partito democratico, in questi giorni si sarebbe parlato principalmente di Palazzo Chigi, probabilmente con la convinzione che sugli altri punti l’accordo possa essere facile da raggiungere.

Il tutto mentre il Capo dello Stato Sergio Mattarella si aspetta un comportamento serio e maturo da tutte le forze politiche attualmente sulla scena.

Fonte foto: https://www.facebook.com/LuigiDiMaio

Il rischio (sempre vivo) di un governo Lega-MoVimento

Il timore all’interno del Partito democratico, coltivato soprattutto dall’ala renziana, è che i pentastellati, messi alle strette, possano tornare dalla Lega per evitare il voto. Per questo motivo l’invito fatto a Zingaretti è quello di accettare la sfida e dare il suo via libera al Conte bis chiesto, anzi a questo punto preteso, dal Movimento Cinque Stelle.