Gli esperti contro gli Open Day AstraZeneca: rischio trombosi nei giovani
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Direttore: Alessandro Plateroti

AstraZeneca, esperti contro gli Open Day per i giovani: “Rischio di trombosi più alto del Covid”

Vaccino Covid AstraZeneca

L’appello lanciato dall’Associazione Luca Coscioni apre un nuovo dibattito sulla sicurezza dei vaccini AstraZeneca e Johnson and Johnson.

Nonostante gli eventi avversi collegati alla somministrazione del vaccino siano pochissimi, in Italia si torna discutere della sicurezza di AstraZeneca, con un numero sempre maggiore di esperti che si dice contrario agli Open Day dedicati ai giovani. Il motivo? Soprattutto per quanto riguarda le donne, i rischi di trombosi superano quelli del Covid, che come noto tra i giovani ha un livello di mortalità molto basso.

AstraZeneca, i dubbi degli esperti sugli Open Day

Il primo appello contro la somministrazione di AstraZeneca e Johnson & Johnson ai giovani è arrivato, come abbiamo visto, dall’Associazione Luca Coscioni. Molti esperti si sono allineati sollevando dubbi sulla vaccinazione soprattutto degli under 30 con vaccini che per quella fascia di età hanno avuto eventi aversi superiori all’atteso. Il tutto mentre per la stessa fascia di età i rischi legati al Covid sono ridotti. Inferiori addirittura ai rischi legati agli eventi avversi gravi collegati alla somministrazione del vaccino.

Ricordiamo che in Italia non ci sono divieti per quanto riguarda la somministrazione di AstraZeneca e Johnson & Johnson. L’unico limite, se così vogliamo chiamarlo, è la raccomandazione dell’Aifa a somministrare il vaccino agli over 60.

Nonostante questa raccomandazione, le Regioni organizzano gli Open Day aperti ai giovani e ai giovanissimi.

Vaccino Covid AstraZeneca
Vaccino Covid AstraZeneca

La posizione del Ministero della Salute, dell’Aifa e del Cts

La questione costringe ad una valutazione anche il Ministero della Salute, l’Aifa e il Comitato Tecnico Scientifico. Da una parte è vero che gli eventi avversi hanno interessato soggetti con età inferiore ai 55 anni e soprattutto donne. È anche vero però che l’Ema e l’Aifa non hanno individuato fattori di rischio specifici. In poche parole non hanno trovato e dimostrato un nesso che possa spiegare come e perché le donne con meno di 55 anni siano più esposte a rischi legati alla vaccinazione con AstraZeneca e J&J. Ad oggi lo stop alla somministrazione di questi due vaccini agli under 60 sarebbe in linea con la posizione assunta da diversi Paesi europei, sarebbe in linea con i dati legati alle segnalazioni degli eventi avversi ma non avrebbe una motivazione comprovata. E il nodo è evidentemente complesso da sciogliere.

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ultimo aggiornamento: 9 Giugno 2021 9:05

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