Governo 2018, al via le consultazioni: si parte dai presidenti delle Camere. Il Movimento 5 Stelle detta le regole ma non trova alleati né consensi. Il Pd verso l’opposizione, la Lega non abbandona la coalizione.
GOVERNO – Iniziano le consultazioni per la formazione del nuovo governo con Luigi Di Maio che guarda al nuovo Pd, ormai senza Renzi, e alla Lega di Matteo Salvini. Chiusura totale invece nei confronti di Forza Italia di Silvio Berlusconi.
Chiare le condizioni poste dal M5s: il premier dovrà essere Luigi Di Maio. Alla vigilia delle consultazioni Andrea Marcucci, capogruppo del Pd e apertamente filo-renziano, ha definito irricevibile la proposta dei pentastellati.
Critiche dure anche da Maria Stella Gelmini, critica contro la chiusura a Silvio Berlusconi, e da Matteo Salvini, il quale ha ricordato che la Lega fa parte di una coalizione.
Governo 2018: consultazioni al via
Oggi Sergio Mattarella riceverà al Quirinale i presidenti delle Camere, l’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, i rappresentanti del gruppo Misto e alcuni esponenti di Fratelli d’Italia.
Difficile, stando alle prime impressioni, che le consultazioni possano portare a risultati concreti sin dall’inizio e l’ipotesi più accreditata è quella che vede una serie di fumate nere prima del raggiungimento di un accordo che possa consentire la creazione di un governo di maggioranza.