Governo, stretta sul superbonus e via libera ai test psicoattitudinali

Governo, stretta sul superbonus e via libera ai test psicoattitudinali

Nell’ultimo Cdm, il Governo ha approvato il decreto con una nuova stretta al superbonus e con il via libera ai test psicoattitudinali per i magistrati.

Novità dall’ultimo Consiglio dei Ministri, il Governo ha approvato un nuovo decreto legge che, di fatto, dà una stretta al superbonus cercando di correre ai ripari sui rischi di nuovi sforamenti dei conti. Non solo. Oltre alle misure adottate con il decreto sul superbonus e sui bonus edilizi, ecco l’ok all’approvazione dei test psicoattitudinali per i nuovi magistrati.

Giancarlo Giorgetti

Governo, dopo il Cdm la stretta sul superbonus

Il Consiglio dei Ministri ha approvato a sorpresa un nuovo decreto sui bonus edilizi, portato fuorisacco, che mira a dare una stretta al decreto superbonus. Di fatto, scompare lo sconto in fattura e arriva la dichiarazione preventiva. Inoltre vengono bloccate le compensazioni con l’agevolazione Ace (che riguarda le imprese), i crediti vengono prima compensati con le eventuali ‘cartelle’ degli accertamenti fiscali.

A spiegare tale decisione del Governo è stato il Ministro dell’Economia Giorgetti: “Norme nate in modo scriteriato e che hanno prodotto risultati devastanti per la finanza pubblica”, ha detto l’uomo. “Le nuove misure sono tese a chiudere definitivamente la eccessiva generosità“.

I test psicoattitudinali per i magistrati

Ma dal Cdm arriva un’altra decisione che già aveva fatto tanto parlare, ovvero il “sì” ai test psicoattitudinali per la nuova magistratura.

In questo senso via libera ai test per l’accesso alla professione dei magistrati dal 2026 che andranno a valutare la personalità dei candidati.

Da quanto si apprende dall’Ansa, spetterà al Consiglio superiore della magistratura nominare i docenti universitari in materie psicologiche che, su indicazione Consiglio universitario nazionale, faranno parte della commissione giudicante.

Grande soddisfazione di Carlo Nordio che ha spiegato rispondendo alle polemiche: Non è affatto un’invasione di campo da parte del governo nei confronti della magistratura. Tutta la procedura di questo test è affidata al Consiglio superiore della magistratura, non vi sono interferenze da parte del governo salvo quelle burocratiche”, le parole in conferenza stampa riprese dalla Rai.

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