Il II Governo Conte compie un anno: il 5 settembre 2019 nasceva l’esecutivo giallo-rosso

Il II Governo Conte compie un anno: il 5 settembre 2019 nasceva l’esecutivo giallo-rosso

Il 5 settembre 2019 si è insediato il secondo Governo Conte. Dopo la crisi aperta dalla Lega, il nuovo esecutivo si poggia sull’alleanza M5S-Pd.

Il II Governo Conte completa il primo anno di lavoro. Era infatti il 5 settembre 2019 quando il nuovo esecutivo è entrato in carica.

La crisi della Lega

Dopo alcune settimane di tensione nella maggioranza giallo-verde, l’8 agosto 2019 il segretario federale della Lega Matteo Salvini annuncia l’intenzione di ritirare il sostegno del suo partito al governo. Il leader del Carroccio innesca così la crisi di governo e chiede la convocazione di elezioni anticipate, prospettando la nascita di una coalizione di centro-destra aperta anche a Silvio Berlusconi e a Giorgia Meloni. Il giorno dopo il gruppo parlamentare della Lega presenta al Senato una mozione di sfiducia nei confronti del Presidente del Consiglio: Conte riferisce al Senato in merito alla crisi in atto, annunciando le proprie dimissioni.

Le consultazioni

In seguito alle consultazioni di rito, è emersa la possibilità di dar vita a una nuova maggioranza parlamentare tra Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e Liberi e Uguali, a cui si sarebbe aggiunta Italia Viva. In pratica, si intravedeva il passaggio da un esecutivo giallo-verde a uno giallo-rosso.

Roma 10/09/2019 – voto sulla fiducia al Governo / foto Samantha Zucchi/Insidefoto/Image nella foto: Giuseppe Conte-Luigi Di Maio

Verso l’esecutivo giallo-rosso

Giuseppe Conte ha così ricevuto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella l’incarico di formare il nuovo governo il 29 agosto 2019, accettandolo con riserva. Il 4 settembre 2019 il presidente incaricato ha sciolto positivamente la riserva, comunicando contestualmente la lista dei ministri e il 5 settembre il Governo ha prestato giuramento di fronte al Capo dello Stato.

La fiducia al II Governo Conte

Il governo ha poi ottenuto la fiducia della Camera dei deputati il 9 settembre 2019 con 343 voti favorevoli, 263 contrari e 3 astenuti (i deputati della SVP). Il giorno successivo ha ottenuto la fiducia del Senato con 169 voti favorevoli, 133 contrari e 5 astenuti (Gianluigi Paragone del M5S, Matteo Richetti del PD e i 3 senatori della SVP).