La nomina dei 42 sottosegretari blocca di fatto il Conte bis. M5S e Pd non trovano l’accordo, Leu chiede un posto in più.
ROMA – Non si è ancora conclusa la partita dei sottosegretari. M5S e Pd si sono incontrati nuovamente nella serata di mercoledì ma la lista dei nomi per completare il Conte bis non è stata approntata.
Il premier ha fretta…
Oggi alle 15 cè il Cdm e il presidente del Consiglio vorrebbe avere la lista dei sottosegretari. Al massimo, come auspicato dal Colle, entro venerdì. La fretta nasce da un’esigenza stringente: senza i sottosegretari il lavoro dell’esecutivo non può davvero iniziare. Da Bruxelles, Conte fa sapere ai partiti che si aspetta una lista in tempo per il Cdm: “Sarebbe buono riuscire a completare la squadra“.
Braccio di ferro su due deleghe
In particolare, non c’è accordo tra M5S e Pd su due deleghe al Ministero dello Sviluppo, ossia Telecomunicazioni e Energia, che nel precedente esecutivo erano controllate da Di Maio.
Per le Tlc i Dem vorrebbero Antonello Giacomelli (che potrebbe anche guidare l’Agcom) e per l’Energia l’assessore laziale Gian Paolo Manzella, esperto d’innovazione. Ma i Cinque stelle reclamano per sé entrambe le deleghe: all’Energia vorrebbero Dario Tamburrano, le Tlc dovrebbe tenerle Patuanelli. L’intesa potrebbe essere Energia al Pd e Tlc al M5s.
Leu vuole due sottosegretari
Per Leu è in pole Rossella Muroni, ma il partito di sinistra chiede almeno un altro sottosegretario. “Noi vorremmo accelerare, ma gli altri vogliono più tempo“, dice il partito della sinistra.