Il Governo Draghi alla Camera, ecco il voto di Montecitorio
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Direttore: Alessandro Plateroti

Il Governo Draghi incassa la fiducia alla Camera, il Movimento 5 Stelle si divide

Montecitorio Parlamento

Il governo Draghi ha incassato la fiducia alla Camera. Sono 535 i sì, 56 i no e 5 astenuti.

Superato lo scoglio di Palazzo Madama, per il governo Draghi la strada è tutta in discesa con il voto di fiducia alla Camera che di fatto ha sancito la nascita del nuovo esecutivo guidato dall’ex numero uno della Bce.

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Governo Draghi, il voto di fiducia alla Camera

Nonostante i malumori nel Movimento 5 Stelle, che al Senato si sono tradotti in un manipolo di oppositori, il governo Draghi parte con un ampio sostegno. Certo, ha ragione la Bonino quando si rivolge al premier e lo avverte che in Parlamento non troverà sempre un clima così favorevole. Quando si inizierà a lavorare anche lui dovrà fare i conti con l’opposizione e con l’opposizione interna. Ma questi sono i rischi di una maggioranza larga.

Al termine del voto, il Governo Draghi ottiene 535 voti a favore, 56 i no e 5 gli astenuti. Non sono mancate le sorprese: un leghista ha votato in dissenso ed è passato con Fdi. Cinque, invece, si sono astenuti. In casa M5s sono stati 16 i no, quattro gli astenuti e 14 gli assenti (solo due in missione).

Di seguito il video con la diretta dei lavori alla Camera.

La replica del premier Mario Draghi

Il premier Draghi, a differenza di quanto fatto al Senato, è intervenuto solo in replica toccando alcuni punti: “Un Paese capace di attirare investitori deve difendersi dalla corruzione, fenomeno che deprime l’economia […]. Come governo ci sarà un impegno totale sulla difesa del Made in Italy […]“.

Il presidente del Consiglio ha parlato anche di carceri e giustizia: “Ci impegniamo a migliorare la giustizia civile e penale […]. Serve un processo giusto e di durata ragionevole […]. Non possiamo, inoltre, trascurare la condizione di tutti coloro che lavorano e vivono nelle carceri […]”. Un passaggio sullo sport: “Come esecutivo ci impegniamo a preservare e sostenere il sistema italiano tenendo conto della sua peculiare struttura e dei molteplici aspetti che lo caratterizzano […]“.

Meloni: “Nella maggioranza confermati gli incapaci”

Nel suo lungo e duro intervento Giorgia Meloni ha spiegato i motivi del no. “Mi dica se in cuor suo pensa davvero che Luigi Di Maio sia il miglior ministro degli Esteri e se ritiene che Speranza andasse confermato. E perché Arcuri è ancora lì“, le parole della leader di Fratelli d’Italia, riportate da La Repubblica.

Il governo al lavoro

Superate le cose formali e chiuso il cerimoniale, il governo Draghi dovrà iniziare a lavorare su un programma di governo complesso, articolato e urgente. L’emergenza sanitaria non può attendere, così come non può attendere il Recovery plan. E ovviamente non possono attendere le riforme annunciate proprio dal Presidente del Consiglio. Tanto lavoro e poco tempo a disposizione. Draghi si è detto intenzionato a far parlare i fatti, è pragmatico, pratico, concreto. Certo, la sfida è ardua ma c’è ottimismo. O almeno c’è la fiducia…

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ultimo aggiornamento: 26 Febbraio 2021 14:34

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