Il nuovo anno per il governo Meloni inizia all’insegna delle sfide e delle difficoltà con l’aumento dei carburanti e le riforme da fare.
Le vacanze natalizie sono finite e l’attività di governo di sta preparando per i giorni complicati in arrivo. La premier chiuso il capitolo più grosso, ovvero la manovra finanziaria, deve programmare le sfide di questo intero anno. Oltre alla conquista del decreto sulle Ong, Giorgia Meloni già inizia a sentire le turbolenze interne al suo governo e alla maggioranza, come quelle con la Lega relative all’autonomia differenziata.
Una delle preoccupazioni maggiori per il governo è l’economia segnata dall’inflazione e dall’aumento dei tassi di interesse. Grava sempre di più la crisi energetica dovuta alla guerra che resta un’incognita anche in relazione agli effetti del price cap. Inoltre, la fine degli sconti sulle accise e il conseguente aumento dei prezzi dei carburanti ha provocato l’ira delle opposizioni. Questo aumento dovrebbe rientrare e al momento il governo non pensa a nuovi tagli.
Riforma del fisco e decreto sicurezza
Le risorse, anche se poche, dovranno essere impiegate nel taglio del cuneo per i lavoratori dipendenti e per la riforma del fisco, come si è promessa di fare la premier Meloni. Questa è una delle priorità del governo che dovrebbe vedere la luce verso febbraio. Nel frattempo, continuano le consultazioni della ministra Casellati relativamente alle riforme istituzionali come quella sul presidenzialismo, altra priorità per la presidente. Altro discorso è per l’autonomia e il ddl presentato da Calderoli, Meloni frena gli entusiasmi.
Un altro capitolo lasciato in sospeso è quello relativo alla sicurezza. Il governo ha pensato di intervenire immediatamente con una parte del decreto, quella relativa alle Ong e il nuovo codice di condotta per i salvataggi in mare, e un’altra parte dovrebbe arrivare a breve a contrasto della violenza sulle donne e delle baby gang. A stretto giro dovrebbe arrivare anche la questione dei balneari, da normare entro quest’anno. La premier dovrebbe affidare la delega delle concessioni balneari al ministro del Mare, Nello Musumeci, nel prossimo Cdm la prossima settimana.
Il governo è intenzionato a rivedere il meccanismo del Pnrr con un decreto in arrivo a metà gennaio. La premier Meloni si prepara a chiede una revisione del piano ufficiale a Bruxelles insieme al ministro competente Fitto. Ursula von der Leyen sarà a Roma lunedì e non si esclude un incontro.