Governo Meloni, gaffe per il ministro Sangiuliano: “Quando uno pensa a Londra…”

Governo Meloni, gaffe per il ministro Sangiuliano: “Quando uno pensa a Londra…”

La recente gaffe subito virale del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano: lapsus geografico tra Londra e New York.

Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, si è recentemente distinto per una serie di gaffe che hanno alimentato dibattiti e generato un’ondata virale sui social network.

L’ultima in ordine di tempo lo vede protagonista di un lapsus geografico che non è passato inosservato, ribadendo una certa tendenza del Ministro a finire al centro dell’attenzione per le ragioni meno istituzionali.

Gennaro Sangiuliano

La geografia secondo il ministro Sangiuliano

Durante la presentazione del bando internazionale “La Nuova Passeggiata Archeologica” per la valorizzazione dell’area dei Fori Imperiali, così come riportato da Ilriformista.it, il ministro ha offerto una sua personale visione delle grandi capitali mondiali.

Con l’intento di esaltare le meraviglie romane, Sangiuliano ha affermato: “Quando uno pensa a Parigi pensa agli Champs-Élysées e all’Arco di Trionfo. Quando uno pensa a Londra pensa a Times Square…” rivelando una confusione tra la celebre piazza londinese e quella newyorkese.

Un lapsus che, nonostante sia stato probabilmente un semplice scambio di nomi, ha rapidamente fatto il giro del web, accumulando reazioni tra l’ironico e l’incredulo.

Le gaffe del ministro della Cultura

Non è la prima volta che Sangiuliano finisce sotto i riflettori per episodi imbarazzanti. Un precedente eclatante risale al luglio 2023, in occasione della cerimonia del Premio Strega, il più prestigioso riconoscimento letterario italiano.

Interpellato da Geppi Cucciari, il Ministro ammise senza troppi giri di parole di non aver letto i libri per cui aveva votato, dichiarando: “Proverò a leggerli“. Una confessione che ha sollevato un’ondata di stupore e critica, vista la sua posizione di giurato in un contesto così significativo per la cultura italiana.

La sua successiva precisazione non ha fatto altro che aggiungere imbarazzo alla situazione, evidenziando una certa leggerezza nel suo approccio alle responsabilità culturali.

Le recenti uscite di Sangiuliano hanno inevitabilmente alimentato discussioni sul suo ruolo e sulla sua figura pubblica. Da un lato, ci sono coloro che le interpretano come semplici distrazioni, umane e comprensibili.

Dall’altro, non mancano le voci critiche che le vedono come sintomo di una superficialità poco consona al ruolo di ministro della Cultura, una carica che, per sua natura, richiede un’attenzione e una preparazione ineccepibili in ambito culturale e non solo.