Governo Meloni-sindacati è scontro: salta l’incontro per discutere della Manovra

Governo Meloni-sindacati è scontro: salta l’incontro per discutere della Manovra

Non ci sarà l’incontro inizialmente previsto per la giornata odierna tra il Governo Meloni e i sindacati per discutere della Manovra.

Ancora scintille tra il Governo Meloni e i sindacati. L’incontro inizialmente previsto per la giornata odierna non ci sarà. A renderlo noto proprio Palazzo Chigi con una nota nella quale vengono spiegate le motivazioni e annunciata anche la data prescelta dopo il rinvio di oggi.

Governo Meloni-sindacati: rinviato l’incontro

Giorgia Meloni

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, aveva convocato per la giornata di oggi, venerdì 24 novembre, i sindacati a Palazzo Chigi per discutere della Manovra. Ma proprio in data odierna, le parti sociali avevano già lanciato uno sciopero generale nelle Regioni del Nord con l’intenzione di manifestare nelle piazze contro le misure della Legge di Bilancia.

Per questa ragione, in un a nota, proprio Palazzo Chigi ha annunciato il rinvio dell’incontro: “In considerazione della richiesta di rinvio fatta pervenire alla Presidenza del Consiglio da alcune confederazioni sindacali, l’incontro con le stesse sul disegno di legge di bilancio è rinviato a martedì 28 novembre alle ore 9.00”.

Salvini vicino alla Premier

A dare manforte alla Premier in questo scontro con i sindacati ci sarà anche Matteo Salvini e con lui pure Giancarlo Giorgetti e Marina Calderone. Il leader della Lega, da giorni, sta ingaggiando una battaglia frontale proprio con i sindacati relativamente agli scioperi dei trasporti. In tal senso, infatti, il Ministro dei Trasporti ha minacciato, ancora, la precettazione per lo stop di 24 ore annunciato per lunedì dalle sigle di base.

“Non accetto 24 ore di blocco del trasporto pubblico perché sarebbe il caos. Se applicano il buon senso non intervengo, ma se pensano di fermare tutta l’Italia per 24 ore non lo permetterò e farò tutto quello che la legge mi permette di fare”, erano state appunto le parole di Salvini.

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