Il Ministero dell’Economia e delle Finanze parla delle modifiche del bonus famiglia e assegno unico. Intervengono le opposizioni.
Il governo italiano sta valutando una possibile revisione dell’assegno unico per i figli, introdotto dal governo Draghi nel 2021 e destinato a sostenere milioni di famiglie. L’ipotesi di una riduzione dell’importo ha suscitato forti critiche da parte dell’opposizione, nonostante il Ministero dell’Economia e delle Finanze abbia smentito qualsiasi taglio imminente, definendo tali voci “prive di fondamento”.
Il governo valuta modifiche all’assegno unico
Il governo di Giorgia Meloni sta lavorando a una possibile revisione dell’assegno unico per i figli, misura introdotta dall’esecutivo Draghi nel 2021 per supportare le famiglie. Come riportato da Repubblica, la revisione potrebbe comportare una riduzione dell’assegno base da 57 euro per figlio per le famiglie con un ISEE elevato o che non presentano l’ISEE. L’idea sarebbe quella di destinare maggiori risorse alle famiglie numerose, con figli disabili o con una storia lavorativa consolidata in Italia. Tuttavia, il Ministero dell’Economia ha immediatamente respinto queste ipotesi, dichiarando che “l’ipotesi di tagli è senza fondamento”.
La risposta del Ministero e il ruolo dell’Unione Europea
Mentre il Ministero dell’Economia smentisce ogni possibile taglio, la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità, Eugenia Roccella, ha sottolineato che il cambiamento è anche influenzato da una procedura di infrazione aperta dall’Unione Europea. “La UE – afferma Roccella – chiede di eliminare completamente il requisito di residenza in Italia per i percettori dell’assegno non lavoratori e di estendere l’assegno anche ai figli residenti all’estero”. Questa situazione impone al governo italiano di valutare eventuali adeguamenti alla normativa vigente per evitare sanzioni dall’UE.
Proteste dell’opposizione e dichiarazioni della maggioranza
L’eventualità di una modifica all’assegno unico ha suscitato una forte reazione politica. Davide Faraone di Italia Viva ha criticato l’ipotesi, sostenendo che il governo Meloni stia dimostrando poca attenzione verso le famiglie. Anche Francesco Boccia del Partito Democratico ha espresso preoccupazione, accusando il governo di voler colpire le famiglie più vulnerabili. Dall’altro lato, Marco Osnato di Fratelli d’Italia ha cercato di calmare le acque, spiegando che non si tratta di una cancellazione dell’assegno, ma di una possibile revisione per rispondere alle richieste europee. Paolo Barelli di Forza Italia ha definito le voci su una cancellazione dell’assegno come una “fake news”, invitando alla cautela in attesa dei prossimi sviluppi.