Gravina di Puglia: nuove prove scottanti nella tragedia di Ciccio e Tore

Gravina di Puglia: nuove prove scottanti nella tragedia di Ciccio e Tore

La sorella dei fratelli Pappalardi, scomparsi a Gravina di Puglia, annuncia il ritrovamento di prove cruciali nel 16° anniversario.

Dopo sedici anni dalla scoperta dei corpi di Ciccio e Tore, due fratelli tragicamente scomparsi a Gravina di Puglia, la loro sorella Filomena Pappalardi rivela di avere in mano prove scottanti. Questo nuovo sviluppo potrebbe finalmente portare alla verità su uno dei casi più oscuri e dolorosi che hanno segnato la comunità pugliese.

La determinazione di una famiglia per la verità

Filomena Pappalardi, ora trentaquattrenne, non ha mai smesso di cercare risposte sulla scomparsa dei suoi fratelli, avvenuta diciotto anni fa. I due ragazzi, di 13 e 11 anni, furono ritrovati senza vita due anni dopo la loro scomparsa, in una cisterna di un edificio abbandonato noto come “la casa delle cento stanze”. La scoperta avvenne in circostanze strazianti, mentre le autorità cercavano un altro ragazzo scomparso nella zona.

Un caso che dura da anni

Il padre dei ragazzi, Filippo Pappalardi, fu arrestato e poi scagionato, con la sua posizione archiviata nel 2009 dopo quattro mesi di carcere. Da allora, molti interrogativi sono rimasti senza risposta, soprattutto su come e perché i fratelli si trovassero in quel luogo maledetto.

La riapertura delle indagini nel 2012 fu una speranza per noi,” ricorda Filomena, “ma la successiva archiviazione ci ha lasciati di nuovo nel limbo. Ora, però, abbiamo nuove prove che potrebbero finalmente fare luce sulla vicenda.

La famiglia Pappalardo si prepara a presentare queste prove alla Procura di Bari, chiedendo la riapertura delle indagini. Filomena è convinta che ci siano persone che sanno la verità ma che hanno preferito il silenzio per anni. La sua lotta è per ottenere giustizia per Ciccio e Tore, affinché il loro tragico destino non rimanga un mistero irrisolto.

Voglio che venga fatta giustizia per i miei fratelli, insiste Filomena, una dichiarazione che riecheggia il desiderio di chiarezza e risoluzione non solo della famiglia Pappalardi ma di tutta la comunità di Gravina di Puglia.

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