Nuovo decreto Covid, cambiano le regole relative al Green Pass: la certificazione verde viene rilasciata dopo la prima dose del vaccino.
Il nuovo decreto sulle riaperture, approvato in Consiglio dei Ministri il 17 maggio, cambia le regole per la certificazione verde o Green Pass: ora il certificato, necessario per gli spostamenti per motivi di turismo o per la partecipazione ad eventi e cerimonie, può essere rilasciato anche dopo la somministrazione della prima dose del vaccino. In questo modo la validità del pass viene prolungata a nove mesi circa.
Cos’è la certificazione verde Covid
Il Green Pass è il lasciapassare che serve per viaggiare per motivi di turismo a prescindere dal colore delle Regioni. Inoltre la certificazione verde serve per partecipare ad eventi e cerimonie. Il certificato viene rilasciato in tre casi:
avvenuta vaccinazione
guarigione dal Covid
tampone o test negativo.
In un primo momento il green pass era concesso solo al termine del ciclo di vaccinazione. Quindi era possibile richiederlo solo dopo la somministrazione della seconda dose.
Nuovo decreto, Green Pass anche dopo la somministrazione della prima dose del vaccino
Nel decreto del 18 maggio, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, sono illustrate le nuove regole per quanto riguarda la validità della certificazione verde.
“La certificazione verde […] ha validità di nove mesi dalla data del completamento del ciclo vaccinale“, si legge nel testo del decreto. Inoltre “la certificazione verde è rilasciata contestualmente alla somministrazione della prima dose del vaccino e ha validità dal quindicesimo giorno successivo alla somministrazione fino alla data prevista per il completamento del ciclo vaccinale“.
La possibile estensione della validità della certificazione
È probabile che la validità della certificazione possa essere rivista nel corso delle prossime settimane. Al momento non è chiaro quanto duri l’immunità fornita dal vaccino. I dati mostrano che a dieci mesi di distanza dalla vaccinazione si è ancora protetti, quindi quella dei nove mesi è una scadenza prudenziale. Se i dati dovessero dimostrare che il vaccino garantisce una protezione più lunga, anche la validità della certificazione verde sarà prolungata, almeno per chi ha ottenuto il green pass con il vaccino.