Dal 6 agosto il Green Pass diventa obbligatorio per una serie di attività: le regole da rispettare, le sanzioni e come ottenere il certificato.
Dal 6 agosto entra in vigore la stretta sul Green Pass, con il certificato che sarà obbligatorio per accedere ad una serie di attività ed esercizi commerciali. Inoltre entro la fine della settimana il governo dovrebbe approvare il nuovo decreto con il quale dovrebbe procedere con una nuova stretta sul Green Pass.
Chi deve avere il Green Pass
Il Green Pass è richiesto a tutte le persone di età superiore ai 12 anni di età. Sono esonerati ovviamente i soggetti non idonei per motivi medici alla vaccinazione.
Come ottenere il certificato
La certificazione verde viene rilasciata:
dopo la somministrazione della prima dose di vaccino (in questo caso il certificato è valido fino alla somministrazione della seconda dose a meno che non si tratti del vaccino monodose Johnson & Johnson);
dopo la somministrazione della seconda dose del vaccino (quindi al completamento del ciclo di vaccinazione);
in seguito alla guarigione dall’infezione (in questo caso la durata del certificato è di sei mesi a partire dalla guarigione);
in seguito ad un tampone con esito negativo (la validità è di 48 ore).
Green Pass obbligatorio, dove è richiesto: le regole dal 6 agosto
Il Green Pass sarà obbligatorio per svolgere l’attività sportiva al chiuso, per accedere a stadi e palazzetti, per andare in ristoranti, bar, pub e pasticcerie e gelaterie al chiuso. Per la ristorazione il certificato è richiesto solo per il servizio al tavolo. Non sarà quindi necessario per le consumazioni al bancone e per le consumazioni, anche al tavolo, all’aperto.
Nello specifico, il Green Pass sarà obbligatorio per.
Servizi per la ristorazione svolti da qualsiasi esercizio per consumo al tavolo al chiuso;
Spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportivi;
Musei, altri istituti e luoghi della cultura e mostre;
Piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso;
Sagre e fiere, convegni e congressi;
Centri termali, parchi tematici e di divertimento;
Centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, i centri estivi e le relative attività di ristorazione;
Attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò;
Concorsi pubblici.
Le sanzioni
Come specificato sul sito del governo, “i titolari o i gestori dei servizi e delle attività autorizzati previa esibizione del Green pass sono tenuti a verificare che l’accesso a questi servizi e attività avvenga nel rispetto delle prescrizioni. In caso di violazione può essere elevata una sanzione pecuniaria da 400 a 1000 euro sia a carico dell’esercente sia dell’utente. Qualora la violazione fosse ripetuta per tre volte in tre giorni diversi, l’esercizio potrebbe essere chiuso da 1 a 10 giorni”.