Green Pass obbligatorio in azienda, il governo accelera. Gelmini: “Abbiamo intrapreso una strada chiara”. Draghi incontra i sindacati.
Prende forma il nuovo decreto per l’estensione del Green Pass obbligatorio al mondo del lavoro: la certificazione verde sarà estesa, oltre che ai dipendenti del pubblico impiego, anche ai dipendenti del settore privato. Lo ha comunicato la ministra per gli Affari Regionali Gelmini ai microfoni di Radio RAI. E la sensazione è che il governo voglia stringere i tempi. Il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha convocato i sindacati a Palazzo Chigi nella giornata del 15 settembre, alla vigilia del Consiglio dei Ministri che dovrebbe portare all’approvazione del nuovo decreto.
Green Pass, Gelmini: “Obbligatorio anche per i lavoratori del settore privato”
“Si va verso l’obbligo del certificato verde non solo per i lavoratori del pubblico impiego ma anche per quelli del settore privato“, ha dichiarato Gelmini ai microfoni di Radio RAI. “Solo immunizzando la stragrande maggioranza della popolazione possiamo contenere i contagi“, ha aggiunto la ministra.
“Il governo è pronto ad accelerare sul green pass, abbiamo intrapreso una strada chiara, il Consiglio dei ministri di domani sarà sicuramente un momento importante“, insiste Gelmini.
Draghi incontra i sindacati a Palazzo Chigi
In vista del Consiglio dei Ministri che dovrebbe essere convocato il 16 settembre, il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha convocato i sindacati a Palazzo Chigi. Al centro dell’incontro c’è ovviamente l’estensione del Green Pass obbligatorio nelle aziende.
Il governo vuole accelerare ed estendere la certificazione verde obbligatoria anche nel settore privato. Confindustria è favorevole all’estensione del Green Pass nelle aziende mentre il sindacato preferisce la via della vaccinazione obbligatoria.
La trattativa tra sindacati e Confindustria prosegue ormai da settimane e si è arenata sui costi dei tamponi. Il sindacato non vuole che i costi ricadano sui lavoratori e Confindustria non vuole che i costi ricadano sulle aziende.
Chiamato in causa, il governo ha comunicato di non essere intenzionato a farsi carico delle spese dei tamponi per tutti i lavoratori. Una strada che in effetti andrebbe a disincentivare la vaccinazione, che qualcuno nel governo vorrebbe rendere addirittura obbligatoria.
L’incontro a Palazzo Chigi del 15 settembre servirà a fare il punto della situazione e a tirare le fila prima del Consiglio dei Ministri del 16 settembre.