Grillo e Di Battista preparano lo “scacco matto” a Conte: trema il leader del M5S

Grillo e Di Battista preparano lo “scacco matto” a Conte: trema il leader del M5S

Tensioni nel M5S: un possibile incontro tra Grillo e Di Battista potrebbe riaccendere le divisioni interne e lo “scacco matto” a Conte.

Il Movimento 5 Stelle (M5S) è di nuovo al centro di tensioni interne, con voci insistenti su un possibile incontro tra il fondatore Beppe Grillo e l’ex deputato Alessandro Di Battista.

Questo potenziale incontro potrebbe inviare un chiaro segnale di sfida al presidente del movimento, Giuseppe Conte: ecco cosa succede.

Alessandro Di Battista

L’incontro tra Grillo e Di Battista: un ritorno alle origini?

L’ipotesi di un incontro tra Grillo e Di Battista, come riportato da IlSole24ore.com, alimenta le speculazioni su un possibile riavvicinamento tra i due.

L’ex deputato, durante un evento per la presentazione del suo libro “Scomode verità. Dalla guerra in Ucraina al massacro di Gaza” a Riva Ligure, ha commentato con ironia le indiscrezioni.

Lo ha scritto Il Tempo che come sapete è un giornale che appartiene ad Angelucci della Lega. Quello che scrivono i giornali politici lascia il tempo che trova,” ha dichiarato, alludendo alla proprietà legata alla Lega.

Dunque, ha poi ribadito di non far parte del Movimento 5 Stelle da tre anni e di non avere intenzione di tornare: “Si può fare politica anche da fuori,” ha aggiunto.

Verso una scissione del Movimento 5 Stelle

Uno degli argomenti principali che – nei scorsi giorni – ha alimentato le tensioni interne al M5S riguarda la proprietà del simbolo e del nome del movimento.

Si fanno sempre più insistenti le voci di una possibile scissione all’interno del M5S. Che, però, sono prontamente smentite da Stefano Patuanelli, capogruppo del M5S al Senato.

Patuanelli ha affermato che “non ci sono motivi di paventare una scissione“, sottolineando l’importanza di avviare un processo costituente che permetta agli iscritti di discutere liberamente su tutte le tematiche rilevanti per il futuro del movimento.

Ha poi aggiunto che nessun leader, né Conte né altri membri della classe dirigente, imporrà temi o limiterà il dibattito interno.