Grillo sta lavorando in segreto per rifare il Movimento: ecco con chi
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Direttore: Alessandro Plateroti

Il piano segreto di Grillo contro Conte: ecco con chi vuole rifare il Movimento

Beppe Grillo

Beppe Grillo pronto a rifare il Movimento contro Giuseppe Conte: ecco con chi si potrebbe alleare in futuro.

Il Movimento 5 Stelle è ormai in pieno conflitto interno, con accuse e recriminazioni che volano da entrambe le parti. Il garantista Beppe Grillo e l’ex premier Giuseppe Conte si sono ormai separati su tutti i fronti, e la situazione sembra destinata a sfociare in una lunga battaglia legale. 

Beppe Grillo
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Le parole di Conte: la frattura irreparabile con Grillo

Grillo ha già dichiarato la sua sconfitta, pur mostrando un’apparente ottimismo. Ma i suoi alleati, tra cui Virginia Raggi e Alessandro Di Battista, potrebbero provare a resuscitare il Movimento o a lanciare nuove iniziative politiche, anche se non è chiaro come possano raccogliere consensi in un panorama ormai polarizzato.

Giuseppe Conte, visibilmente irritato, ha commentato la situazione, dicendo che la rottura con Grillo è stata inevitabile dopo l’appoggio del comico al governo Draghi, che ha segnato il punto di non ritorno tra i due. 

Secondo Conte, Grillo non ha mai compreso la necessità di evolversi, finendo per allontanarsi dai valori fondanti del Movimento. “A Grillo sfugge la rottura che si è prodotta quando ha deciso di appoggiare Draghi”, ha dichiarato, sottolineando la lontananza tra il fondatore e la sua creatura politica.

La frattura è visibile non solo nelle dichiarazioni ma anche nei comportamenti. La governatrice della Sardegna Todde, stimata da tutti, ha chiuso seccamente la porta a Grillo: “A me di Grillo non interessa nulla”.

Un M5S ormai morto? Le prospettive future

Per entrambi i protagonisti della contesa, il futuro del M5S appare incerto. Il partito, che ha segnato un decennio della politica italiana, è ormai visto da molti come un’entità defunta. 

Grillo sembra orientato a un nuovo movimento, forse legato a una fondazione, ma le risorse e la popolarità di una nuova iniziativa sembrano fragili. 

Conte, dal canto suo, ha trasformato il Movimento in un partito “normale”, rinnegando molte delle sue origini.

Il nuovo M5S, pur tentando di mantenere il nome e il simbolo, non può più reclamare quella eredità ribelle che lo aveva reso unico. 

In questo contesto, il paradosso è evidente: il Movimento che aveva come suo cavallo di battaglia l’anti-politica è ora divenuto parte integrante della democrazia rappresentativa.

Il futuro del Movimento: un nuovo inizio o la fine definitiva?

Alla fine, quello che rimane sono gli stracci in volo e le carte legali, mentre entrambi i leader si preparano ad affrontare la battaglia nelle aule di tribunale. 

La politica italiana sembra assistere al declino di un partito che ha influenzato profondamente la cultura politica, ma che ora deve fare i conti con i propri limiti interni.Il destino del M5S sembra ormai segnato: che sia la fine definitiva o solo un nuovo capitolo, lo diranno i tribunali e i voti dei suoi membri. Intanto, Grillo e Conte continuano a cercare un equilibrio tra rancori e alleanze.

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ultimo aggiornamento: 5 Dicembre 2024 17:32

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