Continua la battaglia per il termovalorizzatore a Roma tra Pd e M5S. Questo elemento di discordia potrebbe sancire la fine dell’unione alle Regionali.
La costruzione del termovalorizzatore a Roma è un elemento fondamentale per la coalizione giallorossa nella Capitale. Alle prossime Regionali del Lazio si tenta di trovare una quadra per correre insieme ma il M5S mette il veto sul termovalorizzatore. Nel frattempo, il sindaco Gualtieri ha presentato il progetto per risolvere la questione dei rifiuti.
Il sindaco ha dichiarato durante la presentazione che “la città si è rimessa in moto, sul piano economico, sociale e culturale: una ripartenza notevole se si tiene presente che il Covid si è abbattuto su una città provata e logorata”. Anche se la città è più pulita di prima, Gualtieri ribadisce che non è come dovrebbe essere e quindi annuncia i cantieri per il 2023 per la costruzione del termovalorizzatore. Argomento che non piace ai 5 stelle. Ma il sindaco non cede e sottolinea che se ai grillini non piace, alle elezioni si andrà senza di loro.
Il progetto di Gualtieri per una nuova Roma
Il progetto di Gualtieri punta alla digitalizzazione dei servizi e dei sistemi di sorveglianza poi annuncia più fondi alla sanità e alla scuola. I fondi della Pnrr porteranno alla “trasformazione della città ma Gualtieri punta al Next Generation Roma, un piano che definisce e programma «nell’arco della consiliatura più di 10 miliardi di investimenti, ai quali si devono aggiungere circa 2 miliardi attraverso Partnership pubblico private».
Non mancano però le critiche del partito dello sfidante per le scorse elezioni capitoline di Azione. Calenda recrimina a Gualtieri di essere «un sindaco che i romani non sentono, nelle parole e negli atti».