La Guardia Costiera libica spara contro un gruppo di migranti durante le operazioni di sbarco. 3 morti.
Mentre l’Italia è alle prese con l’emergenza migranti, arriva la notizia dell’uccisione di tre persone da parte degli uomini della Guardia Costiera libica, da tempo al centro delle polemiche.
Guardia Costiera libica uccide tre migranti durante le operazioni di sbarco
La notizia arriva dall’Oim, Organizzazione internazionale per le migrazioni, che segnala la morte di tre migranti del Sudan e il ferimento di altre cinque persone in una sparatoria avvenuta durante le operazioni di sbarco.
Stando alla ricostruzione, il gruppo di migranti è stato intercettato in mare dagli uomini della Guardia Costiera libica che li hanno riaccompagnati al porto. Tornati sulla terraferma, alcuni migranti avrebbero provato a fuggire. Per questo i militari avrebbero aperto il fuoco causando il decesso di due persone.
I cinque migranti sono stati trasportati in ospedale. Per tre di loro non c’è stato nulla da fare. Le persone sopravvissute sono state trasferite nei centri di detenzione libici.
Di seguito il tweet condiviso sul profilo ufficiale IOM.
Two Sudanese migrants were killed in a shooting in Libya last night, after being returned to shore.
— IOM – UN Migration (@UNmigration) July 28, 2020
IOM deplores this senseless violence and reiterates its appeal for urgent action to end the return of vulnerable people to Libya: https://t.co/pOsq00sQqH pic.twitter.com/zMmYagXGNw
Il caso della Libia
Il caso riapre la questione libica. Secondo le organizzazioni internazionali, la Libia non deve essere considerato un porto sicuro e bisogna evitare che le persone che riescono a fuggire siano nuovamente portate nel Paese. L’OIM ha chiesto all’Europa di reagire di fronte all’eccessivo uso della violenza da parte delle autorità libiche.
Al momento per l’Italia l’emergenza migranti è legata alla Tunisia, da dove migliaia di persone hanno preso il mare verso l’Europa, e la penisola è una tappa intermedia facile da raggiungere.