“Guerra e logistica, traffico navi ridotto del 50% e aumento costi”: l’allarme di Crosetto

“Guerra e logistica, traffico navi ridotto del 50% e aumento costi”: l’allarme di Crosetto

Il Ministro Crosetto all’assemblea Alis evidenzia l’impatto delle guerre sul traffico marittimo (-50%) e sulle materie prime.

Il Ministro della Difesa Guido Crosetto, intervenuto con un videomessaggio all’assemblea generale di Alis (Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile), ha messo in evidenza l’evoluzione e le nuove sfide della logistica. “La logistica si è evoluta, con tecnologie e applicazioni, ma questo ne ha aumentato la vulnerabilità, con minacce ibride come la cyber, la disinformazione. – Continua il ministro – E’, quello logistico, un settore per cui anch’io ho cercato di fare qualcosa per aiutare i 143 milioni di tonnellate di merci che voi spostate verso il mare e la ferrovia, o i 6 milioni di camion che vengono sottratti alla strada con l’intermodalità, i 7 miliardi di euro che risparmiamo per i cittadini e la collettività con l’intermodalità”.

Guido Crosetto

Crosetto: la logistica tra innovazione e vulnerabilità

Con queste parole, Crosetto ha sottolineato il ruolo cruciale della logistica nel sistema economico nazionale, lodando l’impegno del settore nel migliorare la sostenibilità e l’efficienza del trasporto merci. Tuttavia, ha anche avvertito dei rischi crescenti che la complessità geopolitica e tecnologica comportano.

Le guerre e le conseguenze sul traffico marittimo e sui costi

Crosetto ha poi affrontato il tema dell’impatto delle tensioni internazionali sul sistema logistico globale. “Non devo spiegare a voi l’impatto geopolitico nella competizione globale di una guerra come ad esempio quella nel Mar Rosso – ha aggiunto – che ha diminuito di oltre il 50% il passaggio delle navi, che ha avuto un impatto anche sul costo delle materie prime e sulla vita di ognuno di noi.”

Il Ministro ha posto l’attenzione sul legame tra conflitti internazionali e i prezzi dell’energia, del carburante e delle materie prime, spiegando come queste dinamiche finiscano per influenzare anche la quotidianità delle famiglie e il lavoro degli operatori logistici. “Io mi trovo a combattere grandi fenomeni che sembrano lontani dalla di tutti i giorni ma che alla fine incidono nella vita delle famiglie e anche nella vita e nel vostro lavoro. Dalla guerra in Medio Oriente, al suo impatto sul Mar Rosso, a quello che ha significato la guerra in Ucraina come impatto sulle materie prime o sui prezzi dell’energia”.