Anche il continente europeo verso la leva obbligatoria? A causa della guerra in Ucraina alcuni Paesi stanno valutando l’opzione.
La guerra tra Russia e Ucraina continua a persistere: tra una settimana il conflitto segnerà un anno esatto. Quella che doveva essere una guerra lampo – secondo Putin – si è trasformata in una vera e propria guerra di logoramento che attualmente si trova in una fase di stallo.
In una situazione in cui la Russia rivendica il possesso di determinati territori e l’Ucraina non è intenzionata ad abbandonare la trincea, secondo alcuni alti funzionari degli Stati Uniti il conflitto terminerà inevitabilmente con le trattative tra i due Paesi. Nonostante queste indiscrezioni, il leader di Kiev Volodymyr Zelensky ribadisce a gran voce di non essere intenzionato a cedere nessuno dei suoi territori.
La leva obbligatoria in Europa
In questa situazione anche l’Europa sta rivedendo la sua posizione, che nel conflitto continua ad offrire il suo sostegno insieme alla Nato. La guerra in Ucraina potrebbe spingere l’Occidente a rivalutare la possibilità di introdurre la leva obbligatoria. Secondo quanto stabilito dalla legge 226 del 23 agosto 2004, in Italia la leva non è più obbligatoria dal 1° gennaio 2005.
Alla luce della situazione di guerra, questa legge potrebbe essere messa in discussione. In Europa attualmente il servizio militare obbligatorio per i diciottenni permane soltanto in Grecia, in Danimarca ed in Lituania. Adesso anche altri Paesi dell’Unione europea stanno valutando questa possibilità.
Le modalità però non sarebbero le stesse di qualche decennio fa. In precedenza la leva obbligatoria era stata rimossa a causa degli elevati costi economici e sociali. Inoltre nelle guerre nessun Paese sarebbe intenzionato ad utilizzare i cittadini semplici come soldati, a parte in Russia. Recentemente anche la Germania aveva parlato della possibilità di reintrodurre la leva obbligatoria, ma la tradizione pacifista aveva rifiutato l’opzione.