Guerra in Ucraina, scoperta shock nei territori liberati 

Guerra in Ucraina, scoperta shock nei territori liberati 

Dopo giornate senza acqua e senza corrente,oggi sono stati ripristinati gli approvvigionamenti idrici ed elettrici nella capitale.

In seguito ai bombardamenti verificatisi nella giornata di domenica in numerose regioni dell’Ucraina, Kiev era rimasta senz’acqua e senza corrente a causa degli attacchi alle centrali idroelettriche. Nella giornata di oggi sono stati ripristinati gli approvvigionamenti idrici ed elettrici nella capitale.

La polizia avrebbe fatto una scoperta scioccante nei territori liberati: è emersa la presenza di prigioni dei russi, dove “detenevano e torturavano illegalmente i civili“. In seguito ai bombardamenti condotti il 30 ottobre, l’80% degli ucraini era rimasto senza acqua e senza energia elettrica.

Le truppe di Mosca hanno distrutto – tra le altre cose – un’importante infrastruttura a Cherkasy, che ha isolato parte della regione. Secondo quanto appreso, in seguito ai bombardamenti “parte della capitale è tagliata fuori”. I bombardamenti sono avvenuti nella mattinata di lunedì 30 ottobre. L’attacco ha coinvolto l’intero territorio ucraino. Le forze armate russe hanno dato il via ai bombardamenti alle 7:30 del mattino, dando vita ad una vera e propria “pioggia di fuoco”.

Stamattina è arrivata la notizia del ripristino dal sindaco di Kiev Vitaliy Klitschko: “L’approvvigionamento idrico delle case dei residenti di Kiev è stato completamente ripristinato. Ringrazio gli specialisti di Kyivvodokanal e Dtek, che hanno lavorato per quasi un giorno per restituire acqua ed elettricità ai residenti della capitale”.

Le camere di tortura

Sarebbe inoltre emersa la presenza di 34 camere di tortura nei territori liberati. Si tratta di stanze di tortura e prigioni, allestite dalle truppe di Mosca durante il periodo dell’occupazione. La notizia è giunta attraverso la polizia nazionale. I russi “detenevano e torturavano illegalmente i cittadini: 24 nella regione di Kharkiv, tre nella regione di Kherson, tre nella regione di Kiev, due nella regione di Sumy e una ciascuna nelle le regioni di Donetsk e Chernihiv”.