Il ministro Guido Crosetto rivela la richiesta degli Stati Uniti di un’azione militare italiana in Yemen contro gli houthi.
Il ministro della Difesa Guido Crosetto, durante un’audizione congiunta delle commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato, a fianco del ministro Antonio Tajani, ha annunciato che gli Stati Uniti stanno chiedendo all’Italia un coinvolgimento diretto in Yemen contro gli houthi. Un’ipotesi che arriva qualche giorno dopo il commento del ministro sul drone russo. Ecco cosa ha detto.

Nessun piano di difesa europeo: ma “prime mosse”
Oltre alla richiesta degli Usa sullo Yemen, il ministro Guido Crosetto ha affrontato la questione della difesa europea, sottolineando l’assenza di una strategia unitaria: “Non esiste un piano di difesa europeo“. ha detto. Tuttavia, ha annunciato che potrebbero presto iniziare “esercitazioni della sola UE“. Nonché la creazione di “simulazioni e centri di coordinamento militari intra-europei“.
Il ministro ha ribadito l’importanza della NATO come unica alleanza realmente efficace al momento. Poi, ha messo in luce come per anni si sia dato per scontato che la sicurezza dell’Europa fosse garantita dagli Stati Uniti: “E’ cambiato il mondo, e io mi auguro che il governo intervenga per colmare alcune lacune“.
La richiesta degli Stati Uniti all’Italia
“Gli Stati Uniti ci chiedono un impegno maggiore in Yemen“, ha affermato il ministro Guido Crosetto davanti alle commissioni parlamentari riunite. La richiesta americana – ha spiegato il ministro – non riguarda un semplice supporto difensivo. Ma un’azione militare diretta “paragonabile a quella del 1999 in Serbia“, ovvero l’operazione Allied Force in cui l’Italia partecipò attivamente ai bombardamenti.
Il ministro ha espresso scetticismo rispetto alla valutazione statunitense sulla reale pericolosità degli houthi: “Pensano, sbagliando, che gli houthi siano più pericolosi di quanto non sono in realtà“. Ha quindi assicurato che, diversamente dal passato, “Non faremo come nel 1999, ne discuteremo in Parlamento“. La scelta, dunque, sarà sottoposta al vaglio democratico.