Il Segretario Generale ONU Guterres condanna l’escalation in Medio Oriente. Von der Leyen e Rutte chiedono una soluzione diplomatica.
NNel corso delle ultime ore, la comunità internazionale si è ritrovata ad affrontare un’intensificazione delle tensioni in Medio Oriente. L’aumento delle ostilità tra Israele e Iran ha scatenato un’ondata di reazioni diplomatiche da parte dei principali attori geopolitici. A preoccupare maggiormente è la possibilità concreta che lo scontro possa degenerare in un conflitto su larga scala.
I segnali di allarme sono chiari e arrivano da più fronti. La violazione di spazi sovrani, gli attacchi mirati a siti sensibili e l’uccisione di figure chiave hanno portato numerosi leader mondiali a esprimere la propria posizione in modo inequivocabile.
Pressioni internazionali per evitare un conflitto
La NATO è intervenuta per voce del suo Segretario Generale, “È ovvio che la situazione è in rapida evoluzione. Questa è un’azione unilaterale da parte di Israele. Quindi penso sia fondamentale che molti alleati, compresi gli Stati Uniti, si impegnino in questo momento per ridurre l’escalation. So che lo stanno facendo. E credo che questa sia la priorità assoluta”, ha dichiarato Mark Rutte a Stoccolma, al fianco del primo ministro svedese Ulf Kristersson.
La Cina ha manifestato la propria inquietudine: “fortemente preoccupata”, si è opposta “alla violazione della sovranità di Teheran”, come riportato dal ministero degli Esteri. Anche la Turchia ha espresso una posizione netta contro l’iniziativa israeliana: “Israele deve porre immediatamente fine alle sue azioni aggressive che potrebbero portare a conflitti più gravi” e “questo attacco, che viola chiaramente il diritto internazionale, è una provocazione al servizio della politica di destabilizzazione strategica di Israele nella regione”.
L’appello di Guterres e dell’Unione Europea
Dal fronte europeo, è giunta una risposta congiunta. L’Alto rappresentante UE Kaja Kallas ha scritto su X: “La situazione in Medio Oriente è pericolosa. Esorto tutte le parti a esercitare moderazione e a impedire un’ulteriore escalation. La diplomazia rimane la strada migliore da seguire e sono pronto a sostenere qualsiasi sforzo diplomatico volto a ridurre l’escalation.”
A rincarare l’appello, la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha dichiarato: “Le notizie che giungono dal Medio Oriente sono profondamente allarmanti. L’Europa esorta tutte le parti a dare prova della massima moderazione, a ridurre immediatamente l’escalation e ad astenersi da ritorsioni. Una soluzione diplomatica è ora più urgente che mai, per il bene della stabilità della regione e della sicurezza globale.”
Il punto culminante è arrivato con la ferma presa di posizione del Segretario Generale delle Nazioni Unite: “qualsiasi escalation militare in Medio Oriente” è condannata, e Guterres si è detto “particolarmente preoccupato per gli attacchi israeliani contro installazioni nucleari in Iran”. Ha inoltre ricordato “l’obbligo degli Stati membri delle Nazioni Unite ad agire in conformità con la Carta dell’Onu e il diritto internazionale.” Il tutto come riportato da ansa.it
Nel frattempo, si prepara una telefonata trilaterale tra i leader di Berlino, Parigi e Londra per discutere degli attacchi. La situazione rimane tesa, ma la comunità internazionale ha espresso un messaggio univoco: ridurre l’escalation immediatamente e puntare sulla diplomazia.
