Hamas rilascia due ostaggi: Israele rinvia attacco di terra a Gaza

Hamas rilascia due ostaggi: Israele rinvia attacco di terra a Gaza

Novità sul fronte guerra Israele-Hamas: due ostaggi sono stati liberati. Si tratta per altre 50 persone. L’esercito israeliano ha rinviato azione di terra.

Altri due ostaggi sono stati liberati da Hamas nelle scorse ore. La guerra con Israele continua ma sembrano poterci essere dei dialoghi per quanto riguarda il rilascio di ulteriori 50 individui. Questo è quanto filtra nelle ultime ore a proposito del conflitto che avrebbe subito uno stop per permettere, appunto, i negoziati.

Hamas libera due ostaggi: si tratta per altri 50

Israele avrebbe deciso di rinviare l’attacco di terra a Gaza per consentire le trattative per il rilascio di ulteriori 50 ostaggi dopo i due liberati nelle scorse ore. I dialoghi avrebbero subito degli intoppi ma sembra poterci essere fiducia dopo che due donne sono state lasciate andare nelle serata di ieri.

La notte appena trascorsa è comunque stata piuttosto cruenta. I miliziani palestinesi, infatti, hanno denunciato nuove perdite: “140 morti nei bombardamenti notturni su Gaza”.

E i raid non sembrano essersi conclusi. Infatti, sono stati colpiti anche altri luoghi. Per esempio il Sud del Libano dove, stando a quanto affermato dall’esercito israeliano, basi degli Hezbollah sono state distrutte a seguito del lancio di razzi.

La testimonianza di un ostaggio liberato

Il Corriere della Sera ha riportato anche il primo commento pubblico dopo la liberazione da parte di uno degli ostaggi rilasciati. Si tratta di Yocheved Lifshitz (85 anni) che al sito Ynet ha affermato di non sapere con esattezza dove sia stata tenuta prigioniera a Gaza. “Mi hanno caricato su una motocicletta con un terrorista che mi teneva da davanti e l’altro da dietro per non farmi cadere”, le parole dell’ex ostaggio. “Abbiamo attraversato la recinzione di confine nella Striscia e all’inizio mi hanno trattenuto a Abasan al-Kabira, che è vicino al Kibbutz Beeri. Ma dopo questo non so dove mi abbiano portato”.

Con lei, liberato anche l’altro ostaggio, Nurit Yitzhak Cooper, entrambi portati all’ospedale Ichilov di Tel Aviv per dei controlli, prima di riunirsi con le rispettive famiglie.

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