Hasib Omerovic è un 36enne disabile sordomuto. Pare che in seguito ad una denuncia nei suoi confronti, la polizia si sia recata a casa sua
Hasib Omerovic è il protagonista della tragica vicenda. In una relazione di servizio sull’attività della polizia, datata 25 luglio a Primavalle, viene raccontata la vicenda di Omerovic. Attualmente, i pm hanno acquisito agli atti dell’indagine – peraltro ancora senza indagati – la relazione sulla caduta del disabile dalla finestra durante una perquisizione.
Pare che la perquisizione nei confronti dell’uomo sia avvenuta deliberatamente, senza un mandato. Le attività investigative sulla vicenda continuano, e di qui a breve potrebbero anche comparire nel registro degli indagati i primi sospetti.
Intanto ancora non è ben chiaro per quale motivo i poliziotti abbiano bussato alla porta della vittima, un 36enne disabile di etnia Rom, residente in via Gerolamo Aleandro. L’uomo viveva in un alloggio assegnato dal Comune di Roma insieme alla sorella Sonita e alla madre. La vicenda ha avuto inizio a causa di un post pubblicato sul gruppo Facebook del quartiere.
Pare che il 36enne fosse stato accusato di aver importunato delle ragazze nel parco. Non si trattava di una vera e propria denuncia, ma di una semplice asserzione posta senza prove a suo sostegno. Adesso i pubblici ministeri Michele Prestipino e Stefano Luciani e il procuratore Francesco Lo Voi dovranno indagare per scoprire se quella dei poliziotti, fosse una iniziativa coordinata da un funzionario.
La perquisizione
Con molta probabilità i quattro agenti in borghese quel giorno si sono presentati a casa del 36enne disabile di loro spontanea iniziativa. L’uomo, sordomuto dalla nascita, adesso si trova in coma al policlinico Gemelli con varie fratture. Avrebbe fatto un volo di circa 9 metri.
Fatima Omerovic, la madre della vittima, ha raccontato che il figlio «è stato picchiato, preso a calci, pugni, a bastonate. Poi i poliziotti l’hanno preso per i piedi e lanciato dalla finestra. Mi ha fatto vedere il manico della scopa spezzato e con cui ha visto che l’hanno percosso. La porta della camera da letto era sfondata, il termosifone divelto dal muro».