La trattativa con il governo è alle battuta finali, i Benetton potrebbero cedere il controllo di Autostrade lasciando il ruolo di azionisti di maggioranza.
Per arrivare a un accordo con il governo sul tema delle concessioni, i Benetton potrebbero cedere Autostrade per l’Italia. La partita si sposterebbe a quel punto sul piano delle percentuali e delle azioni. Con la speranza – fondata – che un passo indietro da parte del principale azionista possa in qualche modo risolvere i nodi politici della vicenda.
I Benetton potrebbero cedere Autostrade
La notizia è stata anticipata da il Sole 24 Ore e dall’Huffpost e sembra decisamente fondata. Il Governo e Aspi sono alla resa dei conti. La partita va chiusa e dopo il pasticciaccio politico del nuovo Ponte di Genova il Mit è pronto a lasciare il tavolo delle trattative. Si gioca l’ultima mano di carte. Si va all-in.
Il governo chiede ad Autostrade una proposta per la revisione degli accorsi. Se la proposta dovesse arrivare nelle prossime ore e dovesse essere conveniente (per il governo) allora si andrebbe avanti. In caso contrario si procederebbe con l’iter per la revoca delle concessioni autostradali.
La distanza tra le parti è considerevole, da qui l’idea dell’all-in, un passo indietro dei Benetton pronti a scendere sotto il cinquanta dei percento lasciando il ruolo di maggioranza.
La palla passerebbe al MoVimento 5 Stelle: accettare il compromesso o mantenere la parola data alla lettera?
La proposta sarebbe allettante ma non decisiva dal punto di vista politico. Il Movimento 5 Stelle potrebbe festeggiare il passo indietro dei Benetton, ai quali ha dichiarato guerra, dal punto di vista politico. Ma non ci sarebbe la grande cacciata promessa dai vari Toninelli, Di Maio e Crimi. Non sarebbe un mai più Benetton. Sarebbe semplicemente un meno Benetton. Basterà?