Putin arruola i condannati per reati gravi nell'esercito russo
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Direttore: Alessandro Plateroti

La mossa di Putin: condannati per reati gravi nell’esercito russo

Vladimir Putin

Putin ha reclutato condannati per reati gravi nelle colonie penali per combattere nell’esercito russo nella guerra in Ucraina.

Il presidente russo ha firmato una legge che consente la mobilitazione di persone che hanno condanne in corso. La nuova legge di Putin esclude coloro che sono stati condannati per abusi sessuali su minori, tradimento, spionaggio o terrorismo. Tra gli esclusi anche coloro che hanno commesso reati gravi contro le forze governative come tentato omicidio di un funzionario o dirottamento di un aereo e manipolazione di sostanze radioattive.

La Russia finora ha mobilitato oltre 300mila persone nelle forze armate. Ora Putin abolisce anche il divieto che era in vigore di ammettere persone condannate o con condanne in sospeso nell’esercito, prima considerato illegale. Il ministero della difesa ha avviato campagne di reclutamento nelle colonie penali in mole città come San Pietroburgo, Tver, Ryazan e Smolensk, Rostov, Voronezh e Lipetsk. Il motivo del reclutamento di questi condannati è la difficoltà che sta incontrando l’esercito russo in Ucraina.

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Vladimir Putin
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Guerra in cambio della scarcerazione

L’annuncio di questa nuova legge è stato dato ieri, giorno in cui in Russia si festeggia l’unità nazionale dal 2005 in cui si commemorano le vittime militari contro polacchi e lituani. Putin ha deposto i fiori nella piazza Rossa. Poi nel suo discorso, il presidente ha parlato della guerra in Ucraina e della necessità di evacuare i civili dalle zone di guerra come quella di Kherson. “La popolazione civile non deve soffrire”, ha detto Putin. “Ora è ovviamente necessario ricollocare coloro che vivono a Kherson dalla zona più pericolosa perché i civili non dovrebbero subire bombardamenti, misure offensive o contro offensive o altre attività militari”.

Putin per far fronte alle difficoltà militari, decide di ricorrere alle misure estreme e abolire il divieto di arruolamento di condannati. Con la promessa di una scarcerazione o una riduzione della pena, ai detenuti viene offerto un periodo al fronte. Inoltre, i detenuti come tanti altri reclutati dall’esercito russo non hanno un addestramento adeguato per reggere il fronte. Molte sono le denunce di chi è stato mandato allo sbaraglio a combattere in Ucraina.

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ultimo aggiornamento: 5 Novembre 2022 12:33

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