I segreti dietro al successo di Jannik Sinner in Australia

I segreti dietro al successo di Jannik Sinner in Australia

Dalla nuova racchetta all’addio alle cavigliere, fino alla bevanda al cetriolo: i dettagli che hanno spinto Jannik Sinner.

Come nelle nuove stagioni delle serie tv: ritroviamo il protagonista cresciuto, con piccole novità che arricchiscono il personaggio, simbolo di un’evoluzione personale che incuriosisce, così Jannik Sinner, campione agli Australian Open 2025, in continuità con una crescita senza limiti, ma anche con aggiustamenti che sono poi segreti dietro la vittoria del terzo Slam della carriera.

Jannik Sinner

Un cambiamento necessario: addio alle cavigliere

Via le cavigliere, dentro una racchetta nuova e anche una bevanda al cetriolo che ha aiutato il campione a superare i momenti di difficoltà all’interno di due settimane intense. Dettagli, in uno sport in cui i dettagli delineano una carriera.

Un fenomeno continua a migliorarsi anche nelle piccole cose. Sinner e il suo team non si sono seduti dopo un 2024 da sogno, con due Slam e altri svariati titoli prestigiosi, tra cui Atp Finals e Coppa Davis. Jannik si è messo in discussione, partendo dalle certezze di natura tecnica e tattica, ma anche aprendosi a piccole modifiche.

A partire dalle cavigliere, appunto: due macigni sopra i piedi per preservare un aspetto fragile del fisico del numero 1 del mondo. Sinner se l’è tolte e ha preso il volo verso il terzo Slam. Una scelta che è un investimento: magari un rischio (calcolato) nell’immediato, ma alla lunga distanza le cavigliere possono creare problemi altrove. Jannik Sinner si è liberato della protezione alle caviglie dopo due anni, un cambiamento tutt’altro che scontato che l’azzurro ha vissuto con la durezza dei più forti: tutto era partito dalla fine del 2022, quando l’azzurro si infortunò alla caviglia contro Holger Rune a Sofia.

Nuova racchetta e un rimedio inaspettato per Jannik Sinner

E poi la racchetta. Sinner si è presentato al 2025 con un nuovo attrezzo. Più leggero e con una tensione alta, da 28 kg, che garantisce maggiore controllo: Jannik ha una potenza naturale, non ha bisogno di una tensione bassa per generarla tramite le corde (che in quel caso fanno effetto elastico), ma semmai deve contenere la forza che genera naturalmente. Lo scorso autunno ha iniziato a lavorare con la nuova racchetta e ha immediatamente raccolto i frutti di un cambiamento da assimilare trascorrendo ore e ore in campo, lontano da occhi indiscreti e lavorando sui dettagli maniacali.

E poi ci sono gli imprevisti. Sinner li ha gestiti con sapienza. E qui arriva la bevanda al cetriolo, che Jannik ha utilizzato per combattere stanchezza e crampi agli Australian Open: stando a quanto raccontato da Daniil Medvedev, si tratta di un liquido dal sapore “disgustoso”. Jannik lo ha tirato fuori, per esempio, durante il terzo set contro Ben Shelton. Come riportato da gazzetta.it

Una novità che è diventata di dominio pubblico in queste calde giornate di Australian Open, in cui Sinner si è confermato il giocatore più forte del mondo. Anche nei piccoli dettagli, che cambiano la storia di un tennista.