Caos Decreto Sicurezza bis. Il MoVimento pronto a bloccarlo ma teme la ‘trappola’ di Salvini

Caos Decreto Sicurezza bis. Il MoVimento pronto a bloccarlo ma teme la ‘trappola’ di Salvini

Luigi Di Maio sfida la Lega con la legge sul Conflitto di Interessi, Matteo Salvini cerca lo scacco matto con il decreto Sicurezza bis.

L’esperienza di governo di Lega e Movimento Cinque Stelle si è trasformata nelle settimane che precedono le elezioni europee in una grande partita a scacchi tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Le ultime due mosse si chiamano Conflitto di Interessi e decreto Sicurezza Bis, il primo a firma pentastellata e il secondo annunciato a sorpresa da Matteo Salvini.

Conflitto di interessi, la sfida di Di Maio alla Lega

Con la legge sul Conflitto di interessi Luigi Di Maio vuole mettere alla prova il Partito democratico. Il provvedimento colpisce in maniera dura anche il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, alleato di Salvini a livello locale nella coalizione di Centrodestra. Salvini non ha condannato apertamente la proposta del Movimento Cinque Stelle ma non ha neanche dimostrato il suo pieno sostegno alla legge.

Luigi Di Maio

La contro-mossa di Matteo Salvini: decreto Sicurezza bis

La contro-mossa di Matteo Salvini è il decreto Sicurezza Bis con il quale vuole prendere in mano la gestione dei porti e dei soccorsi per quanto riguarda i migranti, scavalcando con un solo provvedimento il ministro della Difesa Elisabetta Trenta e quello dei Trasporti e delle Infrastrutture Danilo Toninelli.

Il leader della Lega e ministro dell’Interno ha fatto sapere di essere già pronto a discutere del provvedimento in occasione del prossimo Consiglio dei Ministri. Il MoVimento e il premier Giuseppe Conte non sarebbero però intenzionati a discutere del decreto Sicurezza bis, almeno non in tempi così stretti e non in questo clima di crescente tensione tra i vicepremier.

Fonte foto: https://www.facebook.com/salviniofficial

Il Movimento Cinque Stelle teme la ‘trappola’ di Salvini

In casa Movimento Cinque Stelle si teme però la trappola di Matteo Salvini. Nel caso in cui i pentastellati (o il premier Conte) dovessero respingere la proposta del vicepremier leghista, Matteo Salvini potrebbe scendere in piazza chiedendo la caduta di un governo che vuole tornare alla politica dei porti aperti. E a quel punto le sorti dell’esecutivo guidato da Conte sarebbero tutt’altro che scontate.

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